Dopo diversi articoli che trattavano il tema degli ETF fattoriali con perimetro di investimento globale, dove l’America è dominante in termini di peso geografico, oggi ho deciso di fare un punto della situazione sugli Smart Beta che investono solamente nelle azioni europee.
iShares offre un’ampia gamma di ETF della serie Edge legati tutti assieme da un Multifactor che assembla i vari pezzettini di un puzzle che investe ragionando sui fattori di rischio. Come per l’azionario globale e americano, anche nel segmento europeo ritroviamo i fattori Momentum, size, value, min volatility e quality. E come per il resto del mondo il Momentum si dimostra il re indiscusso degli Smart Beta.
Se nell’ultimo anno è proprio il multifactor ad insediare il primato del Momentum con un rotondo +25% (dati al 26 giugno 2024), a 5 anni l’ETF che basa la sua strategia sul seguire il trend di mercato sovrappesando le azioni più performanti, guida la classifica con un +66% che supera di 6 punti l’ETF fattoriale aggregato denominato multifactor.
Altra somiglianza che troviamo tra ultimo anno e bilancio performance a 5 anni è il pessimo andamento del fattore min volatility. Le azioni europee che contengono la volatilità hanno realizzato una performance pari alla metà del Momentum su entrambe le scansioni temporali. Chiaro che prendere oltre 30 punti percentuali di distacco in un lustro è qualcosa che fa indispettire l’investitore che non può sentirsi appagato per aver “ridotto” il rischio.
Nel bilancio a 5 anni bene anche il Quality non distante dal 60% del multifactor, mentre delude l’investimento in fattore size, ovvero mid cap.
ETF Smart Beta Momentum in salsa europea: le performance
Ma come si stanno muovendo dal lancio, ovvero dal 2015, questi ETF fattoriali che investono in azioni europee? Il fattore Momentum risulta ancora una volta vincente con una performance total return del 115%. Segue il fattore Quality che ha raddoppiato il suo valore, e poco distante il Multifactor.
Infine, a grande distanza, un drappello di tre fattori che hanno realizzato performance molto distanti e comprese tra il 60% e il 70%. In un fazzoletto di performance troviamo dalla più bassa alla più alta, size, min vol e value.
Per fare un confronto con il benchmark tradizionale Msci Europe segnaliamo che nello stesso arco temporale, quindi 2015-2024, questo indice ha realizzato una performance dell'89%. Il factor investing ha perciò un senso per diversificare il tradizionale investimento cap weighted tarato più su settori e geografie che su fattori di rischio.
Anche in questo caso però la scelta migliore potrebbe essere quella di un prodotto aggregato. La over performance del Momentum, abbinata alla sotto performance cronica di altri fattori, potrebbe essere legata ad uno specifico ciclo storico che nei prossimi anni non è esente da cambiamenti.
Quindi avere i piedi in più scarpe sugli Smart Beta europei e visti gli eccellenti risultati dell’ETF multifactor di iShares, potrebbe non essere una cattiva idea per diversificare l’investimento azionario in Europa.