Ad ogni orizzonte temporale il suo ETF obbligazionario. Questa la conclusione più sensata alla quale dovrebbe arrivare l’investitore medio dopo aver individuato con cura obiettivi e relativo orizzonte temporale necessario per arrivare alla meta.
Se per gli investimenti azionari individuare con certezza un orizzonte temporale che possa quanto meno restituire con certezza il capitale investito è complicato (e comunque si parla sempre di tempi superiori ai 20 anni), per l’investimento obbligazionario potremmo utilizzare un piccolo trucco per avere maggiori certezze.
E questo trucco passa inevitabilmente dalla duration. Utilizzando la definizione formale di Borsa Italiana: la duration è la durata media finanziaria di un'obbligazione è definita come scadenza media dei flussi di cassa attesi, ponderata per il contributo del valore attuale di ciascun flusso alla formazione del prezzo. A un'elevata duration corrisponde un'elevata sensibilità del prezzo del titolo al variare del tasso di rendimento e viceversa. Per tale motivo la duration viene utilizzata quale indicatore di rischio dei titoli obbligazionari.
Le principali duration degli ETF obbligazionari quotati sul mercato
Ogni ETF obbligazionario deve replicare un indice con una duration, seppur variabile, tendenzialmente predefinita. La regola generale dice che un investitore può utilizzare la duration di un fondo/ETF come il periodo di tempo minimo di possesso dello strumento che deve esssere messo in cantiere per recuperare almeno il capitale investito. Regola che però non tiene in considerazione i costi e che quindi dovrebbe spostare l’asticella un po' più avanti a seconda delle spese sostenute ogni anno.
Altra regola empirica è quella che prevede di moltiplicare per due la duration per avere una ragionevole certezza di riuscire a portare a casa il rendimento a scadenza “promesso” in fase di acquisto di un certo paniere di titoli. Diciamo quindi che un numero di anni compreso tra la duration e la stessa moltiplicata per due, rappresenta l’orizzonte temporale sul quale dobbiamo tararci per avere una elevata probabilità di non perdere soldi e riscuotere gli interessi promessi. Rischi valutari e di credito vanno ovviamente ad incidere sul risultato finale aumentando la volatilità dell’investimento e quindi la precisione del metodo.
Vediamo quindi le principali duration degli ETF obbligazionari quotati sul mercato per tipo con relativo orizzonte temporale consigliato in numero di anni riparametrato alla distanza dall’obiettivo:
- ETF Governativi europei: tempi di raggiungimento obiettivo tra 8 e 14 anni;
- ETF Governativi globali cambio coperto: tempi di raggiungimento obiettivo tra 8 e 14 anni;
- ETF Inflation Linked europei: tempi di raggiungimento obiettivo tra 9 e 16 anni;
- ETF Inflation Linked globali a cambio coperto: tempi di raggiungimento obiettivo tra 10 e 20 anni;
- ETF Euro Corporate Bond Investment Grade: obiettivo tra 6 e 11 anni;
- ETF Governativi europei a breve scadenza: obiettivo tra 2 e 4 anni.
Questi numeri dimostrano che gli ETF obbligazionari possono andare bene nelle lunghe fasi di accumulazione. In prossimità di un obiettivo invece, pensiamo ad esempio alla pensione e solo nel caso in cui quei soldi ci serviranno per integrare la rendita, l’investimento in singole obbligazioni che vanno a scadenza oppure in strumenti gestiti a duration contenuta è assolutamente consigliato per evitare di esporre tutto il capitale al rischio di oscillazioni non gradite. Un numero, quello della duration, che deve guidarci nella scelta del tipo di prodotto giusto.