Gli aristocratici del dividendo rappresentano una strategia di investimento proprietaria di SPDR calata a valle con ETF che investono sul mercato azionario americano, europeo, mondiale ed emergente.
Strategia che ha fatto molto bene nel 2022 quando i mercati hanno corretto, ma che sta battendo clamorosamente in testa durante gli ultimi periodo di rialzi dei tassi combinati a forza dello stile growth. E questa sottoperformance è molto visibile nel mondo americano.
Aristocratici del dividendo: un confronto con altri due ETF
Ho messo a confronto tre ETF. Gli US Aristocrats di SPDR appunto, l’ETF di iShares su S&P500 e quello di Ubs Msci Value.
Lo SPDR US Dividend Aristocrats ha una politica di gestione che prevede l’inserimento in portafoglio di titoli con una storia pregressa di successo e continua nella crescita dei dividendi per azione. Questo determina una composizione di portafoglio tendenzialmente sbilanciata sullo stile Value. Per questo ho scelto di fare un confronto anche con un ETF puro come quello di Ubs. Ma al tempo stesso dentro l’Aristocrats troviamo anche titoli e growth e inevitabilmente un confronto con iShares S&P500 è inevitabile per capire come si è mossa la strategia.
Veniamo alle performance. Nell’ultimo anno il distacco degli aristocratici rispetto al value è stato di 7 punti percentuali. Di ben 14 punti rispetto al classico S&P500.
A 3 anni il divario si amplia rispetto allo S&P500 (+25% per gli aristocratici contro +39%), a 5 anni il risultato è clamoroso e fa +100% per S&P500 contro 50% degli aristocratici e 56% del Msci Value. Il tutto a volatilità simile. (dati al 29 luglio 2024).
Non sfugge chiaramente come lo stile dominante degli aristocratici sia quello value, ma a questo si aggiunge anche una diversificazione inferiore rispetto ad un canonico indice Msci Value ed una composizione settoriale particolare.
Entrando nella scheda del prodotto scopriamo che sono 135 i titoli in portafoglio con industriali, utility e beni di consumo che assieme rappresentano il 50% del paniere. Il 2022 andato in archivio con un +5% mentre il 2023 si è chiuso con -2%. Numeri che rappresentano la cartina di tornasole di quelle che sono le caratteristiche difensive dell’ETF.
Pur non avendo il dividendo come mantra principale, Ubs Msci Value è un ETF costituito da oltre 400 titoli; nel 2022 ha chiuso con -1% e nel 2023 in progresso del 5%. Settorialmente però differente rispetto all’Aristocrats di SPDR con finanziari, farmaceutici e tecnologia a coprire la metà del paniere.
Indubbiamente il rialzo dei tassi di interesse e la competizione dei titoli di stato americani sta rendendo meno appetibile il prodotto aristocrats.
Probabilmente la riscossa ci sarà nel momento in cui la FED (a settembre?) avvierà l’easing monetario. Questo periodo potrebbe essere interessante per cominciare ad accumulare qualche posizione su un ETF che indubbiamente privilegia la difesa all’attacco.