La correzione a Wall Street ha preso il via all'inizio del 2022. In un colpo si è assistito una discesa dei prezzi del 5% e del 10%: un mercato che nel 2021 è stato avaro di sconti si è finalmente deciso a concedere agli investitori valori più favorevoli.
Non sappiamo se questa fase è conclusa oppure se la correzione possa trasformarsi in un bear market raddoppiando la percentuale di ribasso. I prossimi mesi ci faranno capire le reali intenzioni degli investitori.
Quello che però sappiamo è che alla prima prova della verità i fondi tematici globali hanno fatto esattamente ciò che ci si attendeva dai panieri di titoli concentrati ad elevato beta (ovvero sensibilità al movimento del mercato azionario nel suo complesso), superando le perdite dell'indice generalista.
ETF tematici: i meggiori e peggiori da inizio anno
Grazie al motore di ricerca justetf.com ho selezionato 20 ETF, 19 tematici (uno per tema) e 1 generalista come iShares Core World. Essendo il picco di Wall Street datato 4 gennaio con una banale performance YTD al 31 gennaio (prima gamba di ribasso) abbiamo la possibilità di fare un backtest su come si sono mossi i tematici di fronte ad un mese negativo.
A gennaio 2022, l’ETF globale di iShares ha perso il 5,9% e si piazza al terzo posto in questa particolare graduatoria nella quale sono ricompresi 19 tra gli ETF tematici con il maggior livello di capitalizzazione. Questo significa che solo due prodotti a tema hanno battuto un azionario globale, mentre 17 sono andati peggio.
I due ETF che hanno fatto meglio dell’indice MSCI World sono stati UBS Global Gender Equality e L&G Battery Value con percentuale rispettivamente da inizio anno di -3,2% e -5%. Non c’è stata nessuna grande fuga in avanti.
Dalla parte opposta, il peggiore è stato WisdomTree Cloud Computing con un calo di quasi il 20% nel primo mese dell'anno. Segue con -17% iShares Automation & Robotics, poi il gettonatissimo L&G Hydrogen Economy con -15% e Invesco NASDAQ Biotech sempre con -15%. Sono altri sette gli ETF che hanno perso il doppio rispetto all’indice azionario globale.
ETF tematici: ecco cosa è successo nel 2021
Immagino già che molti siano pronti a criticare questa statistica, indicando come in realtà i tematici hanno offerto rendimenti spettacolari nel 2021. Non è così, il risultato non è tanto diverso da quello che abbiamo appena visto a gennaio 2022.
Nella classifica 2021, iShares Core World si è piazzato al quinto posto con una performance del 32%. Davanti solo due ETF si sono staccati (VanEck Semiconductor a +55% e iShares Global Water a +42%), mentre Invesco Global BlockChain e Amundi Global Climate sono vicinissimi.
Gli altri 15 ETF tematici stanno dietro (solo L&G Hydrogen non era quotato): ben 7 di questi hanno performance pari a meno della metà dell’indice MSCI World. Ma dopo una parziale ripresa dei mercati cosa succede se facciamo lo stesso bilancio al 31 marzo?
Nulla, nel senso che l'azionario globale occupa ancora la parte alta della classifica posizionandosi al quinto posto per performance da inizio anno (-2%). Se l'ETF iShares Global Infrastructure occupa la prima posizione con una performance positiva del 6%, sono ben 5 gli strumenti con performance negative in doppia cifra.
Finora ho parlato di prodotti con spese correnti che vanno da 0,20% a 0,69% all’anno. Provate a immaginare cosa può essere successo a fondi tematici a cosiddetta gestione attiva con costi totali spesso superiori al 3%.
Alla prima vera prova di mercato post bear market gli strumenti tematici hanno fatto esattamente ciò che ci si attendeva: hanno perso di più con con maggiore volatilità. Quando si comprano strumenti con maggiore rischio implicito è lecito attendersi questa evoluzione. Naturalmente l’attesa è quella di essere compensati maggiormente quando la situazione migliorerà.