Uno dei temi che nei prossimi anni potrebbe fare la differenza a livello di performance degli strumenti a replica passiva è quello legato all'eccessiva concentrazione in pochi settori/società di quote importanti degli indici globali. Le Big Tech come Amazon, Apple, Google e Facebook hanno fagocitato i mercati arrivando a pesare per un quarto degli indici americani.
Investimenti: attenzione a inefficienza del portafoglio
Siccome la diversificazione è un fattore chiave per gli investimenti, esiste la possibilità che forti concentrazioni possano rendere inefficiente il portafoglio o comunque sbilanciarlo troppo dal lato growth rispetto a quello value visti i multipli di queste società.
In un articolo specifico sul tema ETF equal weight ho acceso un primo focus dedicato al mercato americano. Oggi voglio andare oltre perché giustamente un investitore può avere il desiderio di investire in questo modo a livello globale.
Un ETF per investire nel Mondo in modo equipesato
Sul mercato degli ETF, VanEck offre una soluzione con queste caratteristiche. Il VanEck Vectors Global Equal Weight (ISIN NL0009690221) tramite l’indice Solactive Global Equity replica 250 titoli azionari di tutto il mondo.
Un primo cap è rappresentato dal fatto che tutti i componenti hanno lo stesso peso e questo pare ovvio per un indice di questo tipo. Un secondo cap è geografico nel senso che le aree del Nord America, dell'Europa e dell'Asia hanno un peso massimo pari al 40%.
L'indice di riferimento misura le performance delle azioni di paesi sviluppati di tutto il mondo. Include mercati quali: Australia, Belgio, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Svizzera.
A differenza di altri fondi tematici di VanEck, qui la capitalizzazione dell’ETF è interessante con oltre 280 milioni di euro di masse. Fondo a distribuzione con replica fisica totale, fin dal factsheet dimostra la “democrazia” della strategia. Tutte equipesate le singole azioni vedono Facebook con un peso di 0,4% come UPS piuttosto che Home Depot o Kering.
A buon mercato l’ETF, con spese correnti di 0,2%, una percentuale in linea con lo spread bid/ask del book di negoziazione. Buona anche la tracking error dell’ETF che negli ultimi 5 anni risulta essere di circa 30 punti base per anno.
Performance: dopo 10 anni un cambio di tendenza
Ma la domanda che a questo punto un investitore può lecitamente chiedersi è questa. Conviene investire in uno strumento equal weighted oppure meglio stare un fondo global a capitalizzazione?
L’esercizio può essere portato a termine utilizzando i dati storici dello stesso ETF quotato in Italia ma sulla piazza olandese. Essendo infatti già presente ad Amsterdam da oltre 10 anni una sfida con l’ETF iShares MSCI World sempre a distribuzione offre la giusta prospettiva.
A distanza di 10 anni la storia ci dice che l’indice MSCI World domina con oltre 2 punti di rendimento annuo composto superiore (12% vs 10,3%). Vantaggio che si riduce a 5 anni ma sempre favorevole a MSCI World (12,8% vs 11,2%). Nell’ultimo anno boom per le Borse il sorpasso, con VanEck che ai dati del 31 maggio 2021 segna +33% contro il +32% di MSCI.
Intercettare un cambio di tendenza con un ETF
In sintesi possiamo quindi dire che la dinamica dell’ultima decade non sembra sorridere alla strategia equal weight. Sappiamo però che gli ultimi anni sono stati anche caratterizzati dal dominio dei FANG e dello stile growth.
L’ultimo anno in particolare ha rappresentato sotto questo punto di vista una piccola inversione di tendenza. Se sarà così, allora questo ETF di VanEck può essere guardato dagli investitori con un certo interesse.