L’andamento ascendente dei tassi americani sta mettendo in difficoltà gli asset allocator globali in un contesto dove sembrano saltate le tradizionali correlazioni tra tassi e indici di Borsa. Questo elemento colpisce naturalmente tutti gli asset a lunga scadenza. Il Bloomberg Long Term Treasury Total Return Index ha collezionato la correzione più forte in 3 mesi dal 1987.
Movimento per intensità peggiore di quello del 2016 e che trova anche nella matematica una sua ragion d’essere. Quando si parte da livelli così bassi è naturale che basta poco per scatenare reazioni percentuali estreme e questo è successo.
Obbligazioni emergenti: contesto difficile, ma non per tutti
Tra le vittime di questa fase anche il mercato dei bond emergenti i cui fondi ed ETF hanno duration solitamente lunghe. Se lo spread, il termometro che misura la febbre sul rischio emittente, non si è mosso molto, sul fronte dei tassi le cose sono andate in modo diverso.
L’indice JPM Embi Global Yield è passato dal 4,5% di inizio anno ad oltre il 5% attuale ma soprattutto quello che si sta cominciando a vedere è una fase di rialzo dei tassi ufficiali in diversi Paesi core. La Turchia aveva già cominciato, ma adesso anche Brasile e Russia si sono mossi in tal senso.
Che fare in una fase così turbolenta sul reddito fisso? Come sempre il menù degli ETF è ricco di alternative ed esiste la possibilità di riparare non solo il rischio cambio (EUR hedged) ma anche quello tasso acquistando prodotti a duration hedged.
L’ETF UBS JPM Emg Diversified Bond 1-5 EUR hedged (LU1645386480) a replica fisica a campionamento è infatti un condensato di tutte queste protezioni da rischio tasso e cambio. Il confronto con UBS Bloomberg Barclays Emg Mkt Sovereign EUR hedged (duration 7,4) da inizio anno è impietoso. Una perdita superiore al 4% contro il sostanziale pareggio della versione a duration corta.
Ecco cosa significa nel mondo dei bond azzeccare il timing giusto sull’andamento dei tassi. Personalmente penso che non sia ancora terminata la corsa dei rendimenti americani e quindi l’ETF di UBS a duration più ridotta mi pare ancora la scelta migliore. Dal factsheet di UBS possiamo capire qual è l’indice sottostante.
JP Morgan USD EM Diversified 3% Capped 1-5 Year Bond è un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato con una soglia massima del 3% per Paese. Il prodotto offre esposizione a obbligazioni di emittenti sovrani, quasi sovrani e societari dei Paesi emergenti contenute negli indici EMBI e CEMBI.
La liquidità dello strumento è eccellente con uno spread bid ask inferiore allo 0,2% così come la capitalizzazione è elevata e superiore ai 300 milioni di euro. Le spese correnti sono di 0,47% per anno. Naturalmente accorciare la duration pregiudica rendimento per il rapporto rischio beneficio.
L’ETF a duration corta di UBS che investe in obbligazioni emergenti offre attualmente un rendimento a scadenza attorno al 3,5% che, depurato dai costi di copertura e dalle commissioni, permette comunque di ottenere un lordo superiore al 2%. Ci sarà tempo di spostarsi su livelli di rendimento più ricchi, ma anche più rischiosi nell’attuale fase di mercato.