Il contesto di mercato resta dominato da volatilità e rotazioni rapide tra settori, ma continua a offrire finestre tattiche per chi è disposto a guardare oltre il rumore di breve periodo. I recenti movimenti su big pharma e, in particolare, sul comparto dei farmaci anti-obesità, hanno creato disallineamenti tra fondamentali e prezzo che possono essere sfruttati con strumenti strutturati.
In questo quadro si inserisce il caso di Novo Nordisk, che dopo anni di corsa sostenuta si è ritrovata a fare i conti con un improvviso cambio di sentiment. Il catalizzatore più recente è stato il fallimento clinico di una versione orale a base di semaglutide per il trattamento dell’Alzheimer, che ha innescato un forte calo in Borsa e riacceso i dubbi del mercato sulla sostenibilità della crescita. L’episodio, però, non intacca il cuore del business nei GLP-1 per diabete e obesità, che resta il driver strutturale della storia di investimento.
Kepler Cheuvreux: perché il calo è un’occasione
La ricerca di Kepler Cheuvreux su Novo Nordisk mette in prospettiva la fase correttiva, sottolineando come il gruppo danese resti uno dei leader globali nelle malattie croniche gravi, con posizioni dominanti nel diabete e nell’obesità e una presenza crescente nelle malattie rare. L’azienda serve oltre 45 milioni di pazienti, fornisce circa metà dell’insulina a livello mondiale e ha costruito un portafoglio di terapie innovative che spazia dalle insuline basali e rapide a una gamma completa di agonisti GLP-1 come Ozempic, Wegovy e Rybelsus.
Secondo l’analisi, il potenziale di lungo termine risiede proprio nei mercati del diabete e dell’obesità, che restano ampiamente sotto-trattati: si stima che quasi un miliardo di persone nel mondo sia obeso, ma solo una frazione minima riceve oggi una terapia farmacologica. In questo contesto, Novo Nordisk ed Eli Lilly formano un duopolio di fatto sui GLP-1, con la prospettiva che, nel medio termine, le quote di mercato negli Stati Uniti convergano su livelli simili per i due player, intorno al 45% ciascuno, anche grazie al passaggio progressivo dagli iniettabili alle formulazioni orali.
La debolezza recente del titolo viene interpretata da Kepler come una reazione eccessiva, guidata dall’estrapolazione di un 2025 difficile in termini di quota di mercato, scesa temporaneamente dal 57% al 38%. L’arrivo dei prodotti concorrenti e la diffusione di preparazioni “artigianali” a base di semaglutide hanno pesato sui volumi, ma l’analisi evidenzia come il rafforzamento della capacità produttiva e l’arrivo delle pillole GLP-1 possano riportare l’equilibrio competitivo a livelli più favorevoli per Novo Nordisk.
Un altro elemento chiave per il pubblico retail è la valutazione relativa: per la prima volta da anni, il titolo tratta a multipli inferiori all’indice MSCI World Healthcare, un’anomalia per un gruppo considerato fino a poco tempo fa “too loved” e prezzato come una quasi-bolla. Il profit warning e il piano di circa 9.000 tagli di personale vengono letti più come un aggiustamento a una crescita troppo accelerata che come un segnale strutturalmente negativo, e il fatto che il titolo sia passato da un’apertura a -3% a una chiusura a +3,7% dopo l’annuncio, suggerisce che la pressione in vendita si stia attenuando.
Per Kepler, la combinazione di fondamentali ancora solidi, prospettive di crescita sui GLP-1 e pricing tornato più ragionevole crea un profilo rischio/rendimento attraente, soprattutto per chi cerca esposizione al settore farmaceutico tramite un leader globale anziché attraverso scommesse più speculative. In questo contesto, la recente correzione del titolo ha anche consentito di strutturare prodotti derivati con livelli di strike - e quindi barriere - significativamente più conservativi rispetto ai massimi, migliorando la protezione del capitale nella costruzione di certificati.
L’Express Certificate su Novo Nordisk: struttura e logica
Ideato da Kepler Cheuvreux Solutions ed emesso da Natixis Structured Issuance, il prodotto in questione è un Express Certificate quotato sul SeDeX di Borsa Italiana con codice ISIN IT0006771775 e sottostante le azioni Novo Nordisk. Il valore nominale è di 1.000 euro, la scadenza è fissata tra cinque anni (osservazione finale a novembre 2030) e prevede la possibilità di rimborso anticipato a partire dal quarto trimestre. La struttura punta a capitalizzare la volatilità recente del titolo, offrendo una combinazione di premi condizionati con memoria e barriera di protezione del capitale europea al 60% del valore iniziale (fissato a 287 corone danesi).
I premi trimestrali lordi sono pari al 2,70% del nominale, condizionati al rispetto di una barriera premio posta al 70% del valore iniziale del sottostante. Se alla data di osservazione il prezzo di Novo Nordisk è pari o superiore a tale soglia, il certificato paga il premio e recupera quelli eventualmente non corrisposti in precedenza grazie all’effetto memoria; in caso contrario, il premio salta ma resta “in sospeso” per le date successive.
Il meccanismo di autocall prevede la possibilità di rimborso anticipato dal quarto trimestre: se in una delle date di osservazione del rimborso anticipato il sottostante quota almeno al 100% del livello iniziale, il certificate viene estinto a 1.000 euro, oltre al premio del periodo e a tutti i premi in memoria. Per un trader retail, questo si traduce in una strategia che remunera la lateralità o rialzi moderati del titolo, pur concedendo margine a fasi di debolezza, fintanto che non vengono violate nel tempo le barriere chiave.
A scadenza si aprono tre scenari principali. Se Novo Nordisk quota almeno al 70% del valore iniziale, si ottiene il rimborso del nominale più il premio del periodo e tutti i premi non pagati in precedenza; se il livello è compreso tra il 60% e il 70%, il capitale viene comunque rimborsato integralmente senza però incassare il premio; se, infine, il titolo scende sotto il 60% del valore iniziale, il certificato perde la protezione e replica linearmente la perdita del sottostante, con possibilità di erosione anche significativa del capitale investito.
La “buona notizia” è che la recente correzione di Novo Nordisk ha permesso di fissare strike e barriere a livelli relativamente bassi rispetto ai massimi storici, aumentando il cuscinetto rispetto a eventuali ulteriori fasi di volatilità. Di fatto, la struttura consente di monetizzare il premio al rischio implicito oggi prezzato sul titolo, trasformando le incertezze di breve sulle GLP-1 e sul dossier Alzheimer in una potenziale fonte di rendimento periodico.
L’Express Certificate su Novo Nordisk rappresenta un modo per rientrare su un nome di qualità dopo una correzione, con una logica risk-reward diversa rispetto all’acquisto diretto dell’azione. Restano tuttavia essenziali una valutazione accurata dell’orizzonte temporale, della propria capacità di sopportare drawdown e una lettura attenta della documentazione ufficiale - prospetto di base, final terms e KID - prima di assumere qualsiasi decisione operativa.