Ho appena incassato una cedola di 171,50 euro da un certificato Vontobel presente nel nostro portafoglio. Un flusso costante di reddito, pari a 1,75% mensile, che – moltiplicato per 12 – corrisponde a un rendimento annuale del 21%, su un prodotto che oggi si acquista ancora attorno a 101,30 euro.
Ma la parte più interessante non è solo l’importo ricevuto. È il motivo per cui lo abbiamo scelto, e soprattutto come siamo arrivati a selezionare uno a uno i titoli sottostanti: tutto grazie all’analisi dettagliata resa possibile dal software Forecaster.
Un paniere di titoli “non capiti”...ma solidissimi (e il Forecaster approva)
Il certificato in questione, per chi non lo ricordasse, è costruito su quattro azioni: Adobe, Airbnb, Novo Nordisk e PayPal. Un mix che potrebbe sembrare strano a prima vista, ma che acquista molto più senso se si guarda alle performance finanziarie di queste aziende attraverso Forecaster.
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Adobe: Il software ci assegna una score qualitativa di 10 su 10. E c’è un dato chiave: la barriera di protezione non è mai stata toccata negli ultimi 5 anni. A fronte di una barriera ben distante dai minimi storici, il titolo mantiene stabilità e solidità.
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Airbnb: Anche qui, grazie ai dati di Forecaster, possiamo notare che il minimo toccato negli ultimi 5 anni è 83 dollari, mentre la barriera è fissata addirittura a 76. Oltre a ciò, Airbnb ha appena registrato quasi 25 miliardi di spesa clienti nel Q1 2025, un segnale di crescita esplosiva.
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Novo Nordisk: È l’unico dei quattro titoli la cui barriera (268 DKK) è stata sfiorata nel 2021. Tuttavia, sempre con Forecaster, scopriamo che gli utili netti dell’azienda sono più che raddoppiati, passando da 47 a 100 miliardi di DKK. Anche la score qualitativa fornita dal software è 10 su 10: un giudizio che certifica il miglioramento complessivo del business.
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PayPal: Anche in questo caso, la barriera (41 USD) non è mai stata toccata negli ultimi 5 anni. Forecaster evidenzia un’azienda che mantiene forte attenzione alla redditività e all’innovazione, nonostante le difficoltà del settore fintech.
Tutte queste valutazioni non sono impressioni personali: provengono direttamente dall’analisi integrata di Forecaster, che ci permette di osservare margini, utili, score qualitativi, livelli di rischio e andamento storico con un solo colpo d’occhio.
Fonte: Forecaster.biz
Come funziona il certificato: protezione, cedole e memoria
Il certificato presenta una protezione condizionata del capitale del 40%, osservata solo alla scadenza (24 maggio 2027). In pratica: anche se il sottostante perde l’80% in corso d’opera, l’importante è che alla scadenza sia sopra il livello barriera. Solo in quel giorno si determina l’eventuale perdita sul capitale.
Il pagamento delle cedole mensili (1,75%) è subordinato a una perdita non superiore al 30% di ciascun sottostante alla data di osservazione. In caso contrario, la cedola salta... ma non si perde: grazie all’effetto memoria, verrà recuperata integralmente alla prima occasione utile in cui i sottostanti tornano sopra tale soglia. Anche questa logica è spiegata chiaramente da Forecaster, che ci consente di stimare l’impatto del drawdown sui rendimenti attesi.
Il primo pagamento è già arrivato il 30 giugno, come documentato nella sezione movimenti del conto. Con 98 certificati acquistati, ho incassato 171,50 euro, ovvero 1,75 euro per quota. Se ne avessimo comprati 100, avremmo preso 175 euro pieni.
Il vantaggio dell’opzione “quanto”: niente rischio cambio
Il certificato è strutturato con opzione quanto, il che significa che non risente delle fluttuazioni del cambio euro/dollaro o euro/corona danese. Anche se i sottostanti sono denominati in valute estere, il guadagno è sempre calcolato e versato in euro, proteggendo così l’investitore da sorprese negative dovute al forex.
E non è solo teoria: di recente abbiamo visto come alcune posizioni in portafoglio (ad esempio Salesforce, comprata a 267 USD e ora quotata 272) risultassero in perdita per colpa del cambio, nonostante il guadagno in valuta locale. Questo problema non esiste per il certificato, proprio grazie all’opzione quanto.
Quando si esce: autocall e rimborso anticipato
La prima data di autocall è fissata al 21 novembre 2025, sei mesi dopo l’emissione. Se a quella data tutti i sottostanti sono sopra il loro strike iniziale, Vontobel potrà richiamare anticipatamente il certificato e rimborsare l’investitore al 100% del valore nominale. A ogni mese successivo, si riattiva la clausola autocall.
Va sottolineato che Vontobel è un emittente solido, con rating A2, e pubblica documentazione dettagliata per ogni certificato, inclusi i documenti ufficiali con date precise di pagamento, tutti accessibili dalla pagina dedicata al prodotto.
Quanto costa oggi e quanto potremmo incassare
Attualmente il certificato è acquistabile a circa 101,30 euro. Questo significa che, considerando il pagamento della cedola da 1,75 euro, il primo incasso copre già 1,75 – 1,30 = 0,45 euro del prezzo pagato oltre la pari. Tutto il resto è guadagno puro nei mesi successivi.
In più, se tutto va bene e nessun titolo perde oltre il 30%, abbiamo davanti almeno 4 cedole quasi garantite (agosto, settembre, ottobre, novembre), fino alla prima data autocall. È chiaro che parliamo di uno strumento rischioso, ma che – se ben compreso – può offrire rendimento elevato, protezione parziale del capitale, flessibilità e copertura dal rischio cambio.
Conclusioni: un parcheggio ad alto rendimento per la liquidità in eccesso
Questo certificato è un’ottima opzione per impiegare la liquidità in eccesso, magari in attesa di occasioni migliori su singole azioni o strategie più speculative. Rende molto, ma con una struttura ben definita e analizzabile a fondo con Forecaster.
E anche se il rischio non manca (una perdita oltre il 40% del sottostante a scadenza si traduce in una perdita equivalente per l’investitore), la possibilità di incassare numerose cedole nel frattempo riduce l’impatto di un’eventuale performance negativa.
È uno strumento per chi vuole un rendimento interessante, ma senza affidarsi al caso. Ed è per questo che, ancora una volta, il protagonista invisibile resta Forecaster, il nostro alleato più prezioso nell’analisi approfondita e concreta dei titoli su cui investiamo.
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