In attesa di conoscere le future mosse delle banche centrali e di novità sulla gestione della crisi sanitaria in Cina, gli acquisti innescati dal rallentamento dell’inflazione Usa hanno ormai lasciato il posto ad un andamento laterale.
Nel 2022, l’orizzonte temporale su cui è possibile fare previsioni si è ridotto drasticamente ed a farla da padrone è la volatilità. Si tratta di un elemento che sta mettendo a dura prova la capacità degli investitori di trarre profitto dai propri investimenti.
Una possibile soluzione è rappresentata dalla nuova serie di Fixed Cash Collect di UniCredit, la cui caratteristica principale sono i premi fissi incondizionati.
Come funzionano questi prodotti
I nuovi Fixed Cash Collect di UniCredit garantiscono agli investitori di ottenere premi mensili compresi tra lo 0,35 e l’1,4 per cento indipendentemente dall’andamento dei sottostanti. Visto che la corresponsione del premio avviene in qualunque condizione, si tratta di prodotti che permettono agli operatori di affrontare con più serenità l'andamento dei mercati finanziari.
Per quanto riguarda i sottostanti, questa nuova emissione di UniCredit permette di ottenere un’esposizione sia ad indici italiani ed internazionali (tra cui il Ftse Mib, il Nasdaq ed il Dax) e sia a singoli titoli azionari italiani (come Intesa Sanpaolo, Eni o Enel) ed internazionali (come Tesla, Amazon e Nvidia).
Questi prodotti, che non prevedono un rimborso anticipato, a scadenza, fissata per l’11 dicembre 2025, prevedono due distinti scenari:
- se il valore del sottostante sarà pari o superiore rispetto al livello barriera, il prodotto rimborserà il valore nominale e corrisponderà il premio;
- se invece il valore del sottostante sarà inferiore al livello barriera, il prodotto corrisponderà un valore basato sulla performance del sottostante (e quindi l’investitore registrerà una perdita rispetto al capitale investito).
Livelli barriera compresi tra il 50 ed il 70 per cento dei valori iniziali rappresentano un valido cuscinetto utile ad attutire scossoni di mercato.
Un esempio concreto
Per vedere in dettaglio come funzionano questi prodotti, utilizzeremo il Fixed Cash Collect con sottostante il paniere principale di Piazza Affari, il Ftse Mib, caratterizzato dal codice Isin DE000HC24D99. Si tratta di un prodotto che, indipendentemente dall’andamento dell’indice delle blue chip, ogni mese distribuisce un premio dello 0,45% lordo.
Il valore di riferimento iniziale di questo certificato, il c.d. strike, è stato fissato lo scorso 21 novembre a 24.356,05 punti. Con la barriera posta al 70% del valore iniziale, il livello barriera è quindi pari a 17.049,235 punti.
A scadenza, per valori del Ftse Mib pari o superiori a 17.049,235 punti, il prodotto rimborserà il valore nominale e corrisponderà il premio: quindi se, ad esempio, l’indice dovesse quotare 18 mila punti, l’investitore riceverà, dopo aver incassato per tre anni i premi mensili, 100,45 euro per ogni certificato detenuto.
Nel caso in cui il valore del Ftse Mib dovesse risultare inferiore a 17.049,235 punti, se, ad esempio, rispetto al valore iniziale dovesse perdere 40 punti percentuali e quindi attestarsi alla data di valutazione finale a 14.613,63 punti, l’investitore riceverà 60 euro per ogni certificato detenuto.
Il giudizio dell’ufficio studi di Investire.biz
Premi fissi ed una barriera osservata solo a scadenza rendono questi prodotti adatti a quegli investitori che vogliono incassare cedole fisse e necessitano di una protezione dalla forte volatilità che ci ha fatto compagnia nel 2022 e che promette di caratterizzare anche la prima parte del 2023. Livelli barriera “comodi” sono inoltre particolarmente adatti ad un prodotto caratterizzato da una scadenza non eccessivamente vicina.
Andando a vedere il premio mensile, rendimenti maggiori sono associati a quei titoli (come ad esempio Virgin Atlantic, 1,4% mensile, e Plug Power, 1,05%) che potrebbero evidenziare un andamento più altalenante mentre gli indici presentano cedole mensili più contenute (0,35% per il Dax, 0,4% dello S&P500).
Alla maggiore volatilità dei titoli azionari sono associate anche barriere più profonde, e pari, per tutti i titoli di questa emissione, al 50% del valore iniziale. Nel caso degli indici la barriera è invece più vicina e fissata al 70%.
Di seguito trovate i dettagli di questa emissione.