Certificati: investire su criptovalute e digitalizzazione

Nelle scorse settimane si è assistito ad un pesante calo del comparto criptovalutario. I ribassi sono stati spinti dai tweet di Elon Musk sull’impatto ambientale del mining e la conseguente marcia indietro di Tesla sull’accettare la prima criptovaluta per capitalizzazione come metodo di pagamento. I cali hanno penalizzato la società di veicoli elettrici, che al 31 marzo 2021 deteneva una quota di 2,48 miliardi di dollari in Bitcoin ad un costo di 1,33 miliardi di dollari.

A creare ulteriori pressioni sui prezzi delle valute virtuali sono state anche le notizie arrivate dalla Cina, con la Banca centrale del Paese insieme ad alcune società del settore che hanno dichiarato che le monete digitali non verranno utilizzate per i pagamenti. Tra le società più penalizzate dalle vendite delle monete digitali è stata anche Coinbase, il primo exchange quotato a Wall Street che ora veleggia ben al di sotto del prezzo di IPO di 250 dollari.

In questo quadro, se si pensa che il ribasso delle criptovalute sia una fase correttiva all’interno di un trend rialzista più ampio un Certificato particolarmente interessante è il Memory Cash Collect Express di Vontobel con ISIN DE000VQ6XJ94 e sottostante un paniere composto dalle azioni iQIYI, Tesla e Coinbase.

Analisi dei sottostanti

Come detto prima, Coinbase è il primo exchange quotato a Wall Street. Il ribasso del comparto criptovalutario ha inciso sulle performance in Borsa in quanto per l’azienda circa il 94% dei ricavi è rappresentato dalle commissioni di trading. Se l’attività di trading cala quindi, la società guadagna meno. Nel 1° trimestre 2021 il gruppo ha comunicato di aver registrato utili per 3,05 dollari per azione e un fatturato di 1,80 miliardi di dollari: entrambi i dati sono ben al di sopra di quelli registrati solo un anno prima.

La compagnia ha comunicato inoltre di aver raddoppiato su base sequenziale il numero degli utenti che effettuano transazioni, passati da 2,8 a 6,1 milioni. I fortissimi rialzi del mercato delle valute digitali hanno spinto il volume di trading a triplicare rispetto al 4° trimestre 2020. Tesla è meno influenzata dal prezzo del Bitcoin perché il suo modello di business verte su un settore totalmente diverso: quello dei veicoli elettrici. Nel 1° trimestre 2021 l’azienda guidata da Elon Musk ha sorpreso gli analisti con utili a 0,93 dollari per azione e ricavi a 10,39 miliardi di dollari.

Questi risultati si vanno a confrontare con i 0,79 dollari e i 10,29 miliardi di dollari attesi dagli esperti. È da evidenziare tuttavia come 518 milioni di dollari siano derivati dalla vendita di crediti regolatori e 101 milioni di dollari dalle vendite di Bitcoin nel trimestre. La compagnia di Palo Alto ha anche archiviato un record sulle spedizioni di veicoli, che nei primi tre mesi dell’anno hanno raggiunto quota 184.800 unità. Per il 2021 le stime di Tesla sono ottimistiche, tanto che prevede un target di spedizioni minimo di 750.000 veicoli, ben al di sopra i quasi 500.000 raggiunti nel 2020.

Ricordiamo come il settore delle auto elettriche sia particolarmente in fermento nell’ultimo periodo grazie alle maggiori attenzioni di molti Governi per la transizione energetica, che deve necessariamente passare per la mobilità. In questo senso, è da segnalare come la International Energy Agency prevede che le automobili elettrificate possano passare dagli 11 milioni attuali a 145 milioni al 2030. Queste stime potrebbero migliorare ulteriormente se le politiche climatiche dei diversi Paesi dovessero intensificarsi ulteriormente.

IQYI è invece la Netflix cinese. Nei primi tre mesi del 2021 l’azienda ha archiviato ricavi per 1,2 miliardi di dollari milioni di dollari, il 4% in più rispetto al medesimo periodo 2020. Il gruppo ha inoltre registrato un fatturato relativo alle membership in calo del 7% a 658,1 milioni di dollari, mentre la perdita operativa è stata di 154,8 milioni di dollari. Per il 2° trimestre del 2021 la società si attende ricavi in crescita compresi tra 1,10 e 1,17 miliardi di dollari.

Il gruppo detenuto per la maggior parte da Baidu prevede di raggiungere il profitto entro 5 anni e non stima di raggiungere i mercati internazionali prima di avere abbastanza contenuti originali. Secondo un report di Grand View Research, il comparto dello streaming video avrà un tasso di crescita annuo del 21% dal 2021 al 2028, con gli sviluppi guidati dall’intelligenza artificiale e dalla blockchain. In termini di ricavi, il settore potrebbe passare da 59,14 miliardi di dollari nel 2021 a 223,98 miliardi di dollari nel 2028.

Struttura del Certificato

Il Certificato Memory Cash Collect Express di Vontobel con ISIN DE000VQ6XJ94 permette è quotato dal 20 aprile 2021 sul mercato SeDeX di Borsa Italiana ad un prezzo di 100 euro. Con questo prodotto gli investitori possono puntare ad una cedola trimestrale di 7,07 euro a patto che, alle date di valutazione periodiche, il prezzo del peggiore dei sottostanti del basket sia pari o superiore alla Soglia Bonus, posta come la Barriera al 60% dello Strike Iniziale. Su base annuale, il rendimento potenziale è del 28,28% lordo. Tre le opzioni che caratterizzano la struttura del Certificato:

• Effetto Memoria: consente all’investitore di incassare successivamente i premi non pagati;
• Opzione Autocallable: dal 25 ottobre 2021 permette al prodotto di scadere anticipatamente a patto che alla Data per il Rimborso Anticipato tutti i sottostanti del paniere quoteranno ad un livello pari o superiore a quello del Livello Autocall, pari al 100% dello Strike Iniziale;
• Opzione Quanto: protegge dalle fluttuazioni del cambio, visto che tutte le azioni del basket sono quotate in dollari USA.

Vediamo ora tutti i livelli da monitorare per le azioni del basket:

• Coinbase: Prezzo di Riferimento Iniziale, Strike e Livello Autocall a 333,78 dollari; Soglia Bonus e Barriera a 200,27 dollari.
• IQYI: Prezzo di Riferimento Iniziale, Strike e Livello Autocall a 15,14 dollari; Soglia Bonus e Barriera a 9,08 dollari.
• Tesla: Prezzo di Riferimento Iniziale, Strike e Livello Autocall a 734,28 dollari; Soglia Bonus e Barriera a 440,57 dollari.

Al momento della scrittura, il sottostante peggiore del paniere è rappresentato dalle azioni Coinbase, che veleggiano il 27,37% al di sotto del Valore Iniziale. Se i prezzi dovessero rimanere stabili, le condizioni per lo stacco della cedola verrebbero rispettate, al contrario di quelle per la scadenza anticipata.

Alla scadenza fissata per il 17 ottobre 2022 potranno verificarsi due scenari:

1. Se il prezzo di tutti i sottostanti del paniere è superiore a quello della Barriera, l’investitore riceverà il Valore Nominale di 100 euro maggiorato dell’ultima cedola e di quelle eventualmente non pagate;
2. Se il prezzo del peggiore sottostante del paniere è pari o inferiore a quello della Barriera, l’investitore riceverà un importo commisurato alla relativa performance. Supponiamo che alla scadenza le azioni Coinbase quotino a 150 dollari. In tal caso l’investitore riceverà 44,94 euro calcolato come: [100 euro di Valore Nominale x (150 dollari del Prezzo di rilevazione finale/333,78 dollari del Valore Iniziale)].

La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz

Il Certificato appena descritto presenta un profilo di rendimento particolarmente interessante, specie se si pensa che gli Strike sono stati fissati a livelli distanti dai massimi storici o di periodo delle società del basket. La società che preoccupa di più in tal senso è Coinbase, specie se non si dovesse verificare un recupero del comparto criptovalutario. Valutiamo positivamente tutte le Opzioni del Certificato.

Interessante guardare anche ai livelli di protezione, che permettono di tutelare il capitale anche in caso di ribassi del 40% rispetto allo Strike Iniziale. Da evidenziare infine il prezzo del Certificato, che quota ad un valore ask di 98,40 dollari: in tal senso il potenziale extra rendimento fornito dalla differenza di acquisto e il potenziale valore di rimborso a scadenza si aggira nell’ordine dell'1,63%.