Questo 2022 sarà ricordato come l’anno della volatilità. I tanti avvenimenti che hanno scosso alle fondamenta i mercati, basti pensare all’invasione dell’Ucraina, all’esplosione dei prezzi delle commodity, all’inflazione a livelli che non si vedevano da decenni, senza dimenticare i processi di normalizzazione delle politiche monetarie, che nessuno immaginava tanto aggressivi, hanno provocato sussulti sui mercati che si sono fatti sentire su praticamente tutte le asset class.
L’outlook sui prossimi mesi è maggiormente improntato all’ottimismo, da un lato perché nel 2022 le valutazioni degli asset hanno iniziato un processo di riallineamento in direzione di livelli più aderenti a quelli che sono i dati fondamentali e dall’altro a causa del fatto che le banche centrali dovrebbero progressivamente ridurre l’entità delle strette sui tassi. Ma, se c’è qualcosa che gli ultimi anni ci hanno insegnato, è che anche le migliori previsioni possono essere spazzate via in un baleno da eventi imprevedibili.
Come affrontare la volatilità sui mercati
Di conseguenza, dotarsi di strumenti che permettono di affrontare anche scenari inimmaginabili, pensiamo alla pandemia, è di fondamentale importanza. In quest’ottica, tra i prodotti che appaiono particolarmente indicati ad affrontare le turbolenze è possibile includere i nuovi Cash Collect Certificates di BNP Paribas. La caratteristica principale di questi prodotti sono i livelli barriera, fissati a livelli decisamente “comodi” e pari al 40%.
Al 40% del valore iniziale è fissata sia la barriera premio, i premi mensili saranno distribuiti anche in caso di andamento negativo dei titoli sottostanti a condizione che questi quotino ad un livello pari o superiore al 40% del valore iniziale delle azioni sottostanti, e sia quella a scadenza.
Ma si tratta di prodotti che presentano anche altre peculiarità: una di queste è rappresentata dall’Effetto Memoria, quel meccanismo che permette all’investitore di ricevere i premi precedentemente non distribuiti quando le condizioni per la distribuzione della cedola sono soddisfatte.
Un esempio ci aiuterà a capire come funziona l’effetto memoria. Prendiamo il Cash Collect Certificate con il codice Isin NLBNPIT1JU31. I sottostanti del prodotto le due maggiori banche italiane, Intesa Sanpaolo e UniCredit: nel caso della prima il livello iniziale è fissato a 2,1865 € mentre in quello della seconda a 12,87 €, di conseguenza, i due livelli barriera, premio ed a scadenza, si attestano a 0,8746 ed a 5,148 euro (40% in entrambi i casi).
Se in una qualsiasi data di valutazione mensile, uno o entrambi i titoli dovessero scambiare sotto la barriera, il premio non sarà distribuito. Quando, in una data successiva, uno o entrambi i titoli torneranno sopra questo livello, il prodotto corrisponderà il premio relativo quella data di valutazione più quelli non distribuiti nelle precedenti date.
Quindi se, tornando all’esempio, un mese fa Intesa sanpaolo quotava 0,95 € ed UniCredit 4,5 €, il premio dello 0,8% non è stato distribuito (questo perché le azioni della banca di Piazza Gae Aulenti scambiavano sotto il livello barriera di 5,148 €). Se oggi il valore di UniCredit si è riportato ad un livello maggiore o uguale dei 5,148 €, 5,5 € per esempio, nella data di valutazione mensile l’investitore incasserà 0,8 euro del premio mensile più gli 0,8 euro non ottenuti nella data di valutazione precedente (c.d. Effetto Memoria).
Altra caratteristica di questi prodotti è rappresentata dalla scadenza anticipata: a partire dal sesto mese di vita, i certificati possono scadere anticipatamente se nelle date di valutazione mensili le azioni che compongono il paniere quoteranno ad un valore pari o superiore al rispettivo valore iniziale. In questo caso l’investitore riceve, oltre al premio mensile, il valore nominale oltre gli eventuali premi non pagati precedentemente.
A scadenza, se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili:
- se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello barriera, il Certificate rimborsa il valore nominale più il premio con effetto memoria;
- se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello barriera, il Certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).
Quindi, per tornare al nostro esempio, nel primo caso Intesa SanPaolo e UniCredit quotano a valori pari o superiori a 0,8746 ed a 5,148 euro mentre nel secondo uno dei due titoli, o entrambi, scambiano ad un livello inferiore ai rispettivi livelli barriera e quindi il prodotto rimborserà un importo inferiore a 40 euro per certificato.
Nel caso in cui a scadenza Intesa Sanpaolo dovesse quotare sotto la barriera, ad esempio a 0,65595 euro (30% del valore iniziale), per ogni certificato sottoscritto l’investitore riceverà 30 euro.
Sottostanti e premi di questa emissione
Per quanto riguarda i sottostanti di questa emissione, la quasi totalità dei nuovi prodotti contenuti in questa nuova serie di Cash Collect è composta da certificati con 3 titoli sottostanti (14 su 15 prodotti, l’unico con due sottostanti è quello citato come esempio).
Si va da certificati con sottostanti solo titoli italiani (ad esempio quello con Isin NLBNPIT1JU56 con sottostanti le azioni Eni, Enel e Pirelli), a quelli con view più orientata all’Europa (il certificato con Isin NLBNPIT1JU72 è emesso su Assicurazioni Generali, Aegon e Ageas), che abbracciano aziende sulle due sponde dell’Atlantico (il prodotto NLBNPIT1JU98 ha come sottostanti Ferrari, Porsche e Tesla) o che sono esclusivamente concentrati sulle aziende statunitensi (il certificato NLBNPIT1JUB8 è strutturato su Netflix, Meta ed Uber). Insomma, sia in termini di allocazione geografica che settoriale, la scelta è particolarmente ampia.
Nel caso in cui si investa in un certificato con azioni denominate in una valuta diversa dall’euro, il corrispondente Certificato è dotato dell’opzione “Quanto”, che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’euro e la valuta sottostante.
Per quanto riguarda i premi mensili, questi oscillano tra lo 0,75 ed il 2,05 per cento, pari ad un rendimento annuo compreso tra il 9 ed il 24,6 per cento. Ovviamente livelli di rendimento minori corrispondono ad un profilo atteso di rischio meno accentuato (ad esempio, il Certificato NLBNPIT1JU64 con sottostanti Intesa Sanpaolo, Stellantis e STMicroelectronics presenta una cedola mensile dello 0,9%) mentre per ottenere rendimenti maggiori occorre scegliere prodotti con sottostanti potenzialmente più volatili (il prodotto NLBNPIT1JUE2 con sottostanti Aribnb, Carnival e Tripadvisor è caratterizzato da un premio mensile del 2%).
Il giudizio dell’Ufficio Studi di Investire.biz
Investire su un basket di titoli con la possibilità di incassare i premi anche se le perdite dovessero arrivare al 60%, rappresenta una bella cintura di sicurezza. Abbinare barriere così profonde all’effetto memoria incrementa in maniera decisa le possibilità di ottenere un rendimento dal nostro investimento.
Anche se un andamento dei mercati positivo potrebbe far scattare la scadenza anticipata, non crediamo che i prossimi mesi la crescita dei mercati, che si troveranno a fare i conti con il deterioramento del contesto macroeconomico, sarà così lineare da portare ad un’estinzione anticipata di questi prodotti. In qualunque caso, rendimenti mensili sopra il 2%, per i profili più aggressivi, rappresentano un dato decisamente interessante.
Per quanto riguarda la scadenza, va ripetuto quanto detto a proposito dei premi: un livello barriera ad un livello così basso garantisce una buona dose di tranquillità anche negli scenari di mercato più difficili.