Amazon e Walmart potrebbero entrare nel mondo delle stablecoin emettendo una propria criptovaluta. Lo rivela un'indiscrezione del Wall Street Journal, secondo cui i due giganti del commercio stanno valutando l'idea di realizzare stablecoin ancorate al dollaro Usa.
Al momento, nessuna delle due società ha confermato piani di questa natura, ma se venissero realizzati potrebbero portare entrambe a risparmiare miliardi di dollari in commissioni bancarie visto il loro enorme fatturato. Lo scorso anno, Amazon ha registrato vendite per 638 miliardi di dollari, di cui 447 miliardi di dollari attraverso l'e-commerce. Le entrate totali di Walmart si sono attestate a 681 miliardi di dollari, di cui poco meno del 20% realizzato attraverso l'e-commerce.
Le stablecoin sono strumenti che servono per conservare contanti e acquistare token di criptovaluta. Progettate per mantenere un rapporto di cambio costante con dollari e altre valute, sono supportate da denaro liquido e asset sicuri come i titoli del Tesoro. La modalità di aggirare il sistema bancario apporta grandi vantaggi per Amazon e Walmart non solo in termini di risparmio dei costi, ma anche sotto il profilo della rapidità delle operazioni.
Stablecoin: Amazon e Walmart attendono l'esito del disegno di legge
Probabilmente, i piani di emissione di stablecoin dipenderanno dalla normativa sul settore, con un disegno di legge chiave che aspetta l'approvazione del Congresso. Il Guilding and Establishing National Innovation for US Stalecoins (GENIUS) Act si propone di stabilire regole chiare riguardo la collateralizzazione delle stablecoin, oltre a fornire misure rigorose per l'antiriciclaggio.
Una volta attuata, la regolamentazione potrebbe rafforzare l'adozione istituzionale delle stablecoin e aprire definitivamente le porte a colossi come Amazon e Walmart che intendono entrare nel mercato. Questa settimana il Senato ha discusso in aula il provvedimento sostenendolo con un voto di 68 favorevoli, rispetto a 30 contrari.
La maggior parte dei senatori, tra cui anche democratici, ha votato affinché il disegno di legge fosse preparato per il dibattito e il voto prima di inviarlo alla Camera. Tutto ciò è il frutto del ritorno alla presidenza degli Stati Uniti di
Donald Trump, che ha promesso un approccio molto più accondiscendente verso l'industria delle criptovalute rispetto all'amministrazione che l'ha preceduto.
Qualcosa si muove...
Oltre ai due grandi rivenditori statunitensi, altri si starebbero affacciando al settore delle stablecoin. Tra questi l'e-commerce Shopify, che entro la fine del 2025 avrebbe intenzione di integrare i pagamenti per i suoi utenti in USDC, la stablecoin emessa da Circle. Anche i giganti finanziari JPMorgan Chase, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo hanno discusso circa un potenziale lancio congiunto di stablecoin.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, in Europa si starebbero muovendo nella stessa direzione grossi istituti finanziari come Deutsche Bank e Banco Santander, preoccupati che il loro business della gestione dei pagamenti e dei trasferimenti possa essere messo a rischio. Non sorridono affatto invece i giganti delle carte di credito come Visa e Mastercard, che lucrano proprio sui movimenti di denaro attraverso le transazioni commerciali regolate con le banche.