Ripple, la società fintech statunitense nota per il suo legame con la criptovaluta XRP, ha di recente annunciato un nuovo round di finanziamento da 500 milioni di dollari, che porta la sua valutazione complessiva a 40 miliardi di dollari.
L’operazione segna un importante passo avanti nella strategia di crescita del gruppo, che punta a consolidarsi come uno dei principali player globali nel settore delle infrastrutture digitali e dei pagamenti blockchain.
Il nuovo round arriva in un momento di crescente apertura normativa negli Stati Uniti, dove l’entrata in vigore del GENIUS Act e l’elezione di un’amministrazione percepita come più favorevole al settore stanno spingendo numerose aziende crypto a espandere la loro presenza domestica.
Il round è stato guidato da alcuni dei più importanti nomi della finanza e del venture capital, tra cui Fortress Investment Group, Citadel Securities, Pantera Capital, Galaxy Digital, Brevan Howard e Marshall Wace.
Ripple: diversificazione oltre i pagamenti
Fondata nel 2012, Ripple si è inizialmente affermata come pioniere nei pagamenti transfrontalieri basati su blockchain, utilizzando il token XRP per facilitare trasferimenti rapidi e a basso costo. Negli ultimi anni, tuttavia, la società ha ampliato il proprio raggio d’azione con una strategia di diversificazione aggressiva, completando sei acquisizioni in poco più di 2 anni.
Tra le iniziative più recenti figura il lancio di una stablecoin ancorata al dollaro USA, supportata da asset reali e destinata a rafforzare l’efficienza dei pagamenti globali H24. Inoltre, Ripple ha acquisito la piattaforma Rail, specializzata in soluzioni enterprise per stablecoin e pagamenti istituzionali.
Parallelamente, la società ha ampliato la propria offerta in segmenti chiave come custodia di asset digitali, prime brokerage e gestione della tesoreria aziendale, rafforzando la propria posizione come fornitore di infrastrutture per clienti corporate e istituzionali.
Ripple: l’IPO non è la priorità, focus su acquisizioni e partnership
A differenza di altre società del settore come Circle, Ripple non ha piani immediati per una quotazione in Borsa. “Siamo felici di vedere altre aziende cripto di quotarsi, segno di maturazione del settore,” ha dichiarato la presidente Monica Long, “ma al momento non è la nostra priorità. Disponiamo della liquidità necessaria per continuare a crescere attraverso acquisizioni e partnership strategiche”.
La raccolta conferma il ritrovato ottimismo nel comparto fintech e blockchain, dopo anni di volatilità e incertezze regolamentari. Nonostante la recente discesa del Bitcoin sotto quota 100.000 dollari, gli investitori sembrano tornare a scommettere sulle infrastrutture digitali con valore reale e prospettive di utilizzo concreto.