Il prezzo del Bitcoin ha superato quota 81.000 dollari registrando un nuovo record storico. Ancora meglio hanno fatto altre criptovalute come le memecoin Dogecoin e Shiba Inu e le altcoin tipo Cardano, Polygon, Cosmos, Solana e Algorand. Questa nuova folata di entusiasmo è arrivata sulla notizia dell'en plein di
Donald Trump che ha conquistato tutti gli Stati in bilico, con il Nevada e l'Arizona gli ultimi ad aggiungersi alla lista.
Una reazione così prorompente ha appagato le aspettative dei più ottimisti, sebbene nel post-elezioni 2012, 2016 e 2020, le valute digitali hanno sempre intrapreso un percorso rialzista. Ad esempio, il rendimento semestrale del Bitcoin è stato rispettivamente del 949%, 131% e 328% nei precedenti tre cicli elettorali. Oggi ci sono le condizioni affinché il prezzo della principale criptovaluta si spinga molto più in alto dei livelli attuali, con previsioni che la danno addirittura a 200.000 dollari nei prossimi mesi.
I segnali di questo weekend per tutte le monete virtuali sono stati eloquenti. I volumi sono aumentati notevolmente, in due giorni in cui di solito i movimenti dei trader professionisti e degli investitori istituzionali sono scarsi. Questo significa che gli investitori al dettaglio probabilmente stanno guidando l'attività di mercato, il che implica una partecipazione diffusa e quindi una maggiore possibilità di crescita delle criptovalute.
Secondo un'analisi effettuata da CoinDesk, ad aver contribuito all'aumento dei volumi e al balzo dei prezzi è stata la liquidazione delle posizioni ribassiste da parte degli shortisti. Nel fine settimana, i venditori di asset digitali hanno subito un colpo da oltre 280 milioni di dollari, con liquidazioni degli short per 103 milioni di dollari relativi al Bitcoin, 70 milioni riguardo a Ether e oltre 25 milioni per ciò che attiene a Dogecoin e Solana. Le liquidazioni delle posizioni al ribasso si verificano quando soggetti che operano con la leva finanziaria sono costretti a chiudere il loro trade poiché le perdite sono talmente elevate da non permettere più il soddisfacimento dei requisiti di margine.
Prezzo Bitcoin: è arrivata l'età dell'oro?
Gli investitori sono stati catturati dall'agenda Trump che prevede una serie di misure a vantaggio delle criptovalute. Tra queste:
- la creazione di una riserva strategica di Bitcoin;
- la nomina di soggetti crypto-friendly ai vertici della autorità di regolamentazione e il contemporaneo licenziamento del presidente della Security and Exchange Commission Gary Gensler;
- una serie di stimoli fiscali e monetari favorevoli agli asset rischiosi;
- il mining negli Stati Uniti dei Bitcoin rimasti da estrarre.
Quanto questi provvedimenti saranno realizzabili lo si potrà verificare strada facendo, ma intanto i trader sembrano mossi da un'euforia incontenibile al punto da farsi poche domande su ciò che sarà effettivamente realizzato.
Richard Teng, Amministratore delegato dell'exchange di criptovalute Binance, ha parlato dell'inizio di "una nuova era d'oro" per il prezzo del Bitcoin e le altre criptovalute. Mentre Brian Armstrong, Ceo Coinbase, ha dichiarato che "l'America seguirà un percorso verso la libertà economica".
Un aspetto molto positivo per tutta l'industria crittografica è rappresentato dal fatto che "i venti contrari oppressivi che hanno ostacolato il progresso del settore e ingrassato le spese legali negli ultimi quattro anni si sono attenuati", ha detto Alex Thorn, responsabile della ricerca presso il fornitore di servizi finanziari crypto Galaxy Digital. Questo perché "la cerchia ristretta di Trump è estremamente favorevole agli asset digitali", ha aggiunto. Di conseguenza, "aumenta la probabilità che le promesse elettorali vengano mantenute".
Se molti mordono il freno, c'è però chi prova a moderare l'ottimismo. Ad esempio, David Yermack, professore di finanza presso la Stern School of Business della New York University, ha parlato di "promesse selvagge" fatte da Trump durante la corsa elettorale. Tuttavia, ha precisato, "quando lo senti parlare di valuta digitale, ti accorgi che non ha idea di cosa siano. Penso che quasi ogni nuova amministrazione avrebbe finito per regolamentare questo spazio in un modo più intelligente di quanto si sia visto fino ad ora".
La società di venture capital a16z crypto ha scritto in un blog che "è ancora troppo presto per dire come andrà a finire in termini di regolamentazione sotto Trump". Intanto però c'è "un impegno costruttivo con le agenzia di regolamentazione", ha aggiunto.