Alla vigilia delle elezioni l’universo delle criptovalute si presenta in forma smagliante per quanto riguarda il prezzo del Bitcoin, in convalescenza per Ethereum. Tra poco andremo a vedere nel dettaglio quali informazioni emergono dall’analisi dei grafici delle due criptovalute più capitalizzate al mondo, ma intanto va annotata l’eccellente reazione che ha avuto il Bitcoin nelle ultime sedute, quasi a far comprendere al pubblico che l’elezione di Trump è molto probabile.
Nella sfida Trump-Harris solo il tycoon si è espresso con grande favore verso le criptovalute, accendendo quella febbre speculativa che ha portato BTC alla vigilia delle elezioni ad un soffio dal massimo storico di 73.800 dollari. La speranza dei cripto amanti è quella di condividere i prossimi quattro anni con un Presidente poco orientato a imbrigliare questa realtà innovativa.
Un rialzo, quello di Bitcoin, che ha mietuto vittime eccellenti come ad esempio l’oro. Pur in crescita costante il metallo giallo ha perso terreno in termini relativi portando a 26 once d’oro per Bitcoin la quantità necessaria per lo scambio tra riserva di valore fisica e digitale.
Prezzo Bitcoin: con Trump l'obiettivo dei 100k tornerebbe d'attualità
Dal punto di vista tecnico la teorica figura di continuazione del bull market che ritroviamo nel grafico del Bitcoin ci mostra quanto rilevanti sono le resistenze contro cui i prezzi si stanno scontrando. Una resistenza, quella del massimo storico, che se violata (e confermata) in chiusura di mese darebbe il via a movimenti rialzisti molto interessanti.
Un po' quello che successo per oro e Borsa americana quando negli anni passati hanno valicato massimi storici che reggevano da tempo. Tecnicamente non possono esserci proiezioni affidabili per il Bitcoin ma certamente l’ambizioso obiettivo 100k tornerebbe d’attualità. Nel brevissimo un incremento delle posizioni lunghe è accettabile fino a 65k in prima battuta, mentre sotto 60k temo che per Bitcoin si metterebbe non benissimo.
Ethereum: tra 2.700 e 2.800 si gioca tutta la partita
Più indietro è rimasta Ethereum. La reazione tecnica di Ethereum è stata esemplare confermando la bontà dei supporti area 2.150 dollari. Quelli che erano supporti di natura statica e dinamica si sono rivelati per il momento un eccellente punto di ingresso sul quale ETH potrebbe ricostruire la sua ripartenza di lungo periodo e soprattutto un recupero relativo verso Bitcoin che aveva portato a oltre 25 gli ETH necessari per acquistare 1 BTC.
I grafici giornalieri chiariscono ancora di più il quadro di cosa servirebbe per far scattare l’attesa inversione di tendenza rialzista. Ethereum è alle prese con la resistenza di area 2.800 e poco sopra trova la resistenza offerta dalla down trend line che scende dai massimi di maggio. Tra 2.700 e 2.800 si gioca tutta la partita. Andare oltre aprirebbe le porte per un rialzo ben più consistente e duraturo per la valuta digitale creata da Vitalik Buterin.