Cosa sta succedendo al
Bitcoin? Da quando la
Securities and Exchange Commission ha approvato i primi ETF spot l'11 gennaio 2024,
la criptovaluta ha perso oltre il 20% del suo valore. Oggi è scesa sotto la soglia di 40.000 dollari per la prima volta dal 4 dicembre 2023 e questo è un dato preoccupante. Prima del via libera della SEC, gli investitori si aspettavano grandi afflussi di denaro verso i nuovi fondi approvati, il che avrebbe determinato un'impennata delle quotazioni. Molti credevano che nell'arco di poco tempo il
prezzo del Bitcoin agguantasse il record storico di novembre 2021 a 68.990 dollari. Così invece non è stato e sul mercato comincia a serpeggiare una certa delusione.
Ovviamente, tutti si interrogano sui motivi per cui si è scatenato un sell-off dal fatidico 11 gennaio che ha posto fine a un decennio di battaglie tra l'autorità di regolamentazione americana e i gestori dei fondi. Forse un motivo in particolare non c'è, mentre si fa strada la paura che il ritracciamento del Bitcoin non sia di breve termine.
Bitcoin: 4 ragioni che spiegano il crollo dei prezzi
Dall'inizio del 2023, il Bitcoin aveva realizzato una performance del 160% fino a prima dell'inizio delle vendite di queste ultime settimane. Quindi, è probabile che alcuni investitori stiano monetizzando i lauti guadagni ottenuti in attesa di rientrare a mercato a prezzi più bassi.
Secondo diversi analisti, il calo del prezzo della principale valuta digitale è da attribuire al trasferimento di fondi dal Grayscale Bitcoin Trust a seguito della conversione in ETF. Il fondo è il più grande tra quelli esistenti sul mercato, con asset per 22 miliardi di dollari. Secondo Eric Balchunas, analista senior per gli ETF di Bloomberg Intelligence, nei primi sei giorni dall'approvazione SEC, è affluito nell'ETF un totale di 1,2 miliardi di dollari. "I deflussi dal GBTC hanno creato una dinamica nel mercato che deve essere normalizzata prima di conoscere il reale valore del BTC", ha affermato Leah Wald, Amministratore delegato della società di investimento in asset digitali Valkyrie Investments.
Un'altra ragione che spiega il calo dei prezzi può derivare dal
momento di forma dell'azionariato USA. Nell'ultima seduta a Wall Street, l'indice
S&P 500 ha raggiunto il massimo storico a 4.850,43 punti. "Sembra che gli investitori in Bitcoin stiano su una scala mobile discendente in questo momento, mentre i benchmark finanziari tradizionali godono di un contesto più facile verso i massimi storici”, ha affermato Antoni Trenchev, co-fondatore del prestatore di criptovalute Nexo.
Una quarta ragione può riguardare la situazione generale a livello macroeconomico, con condizioni più difficili per Bitcoin "evidenziate dal rally dei tassi e dal rafforzamento del dollaro", sostiene Sean Farrell, responsabile della strategia degli asset digitali presso Fundstrat Global Advisors LLC. Questi elementi si uniscono alla "significativa pressione di vendita da parte dei trader che hanno liquidato le loro posizioni di arbitraggio GBTC e allo scarico degli asset derivante dal fallimento di FTX", ha aggiunto.
Cosa aspettarsi ora?
La speranza ora è che il pullback sia fisiologico e
non implichi un'inversione del trend. I più convinti sostenitori del Bitcoin reputano che la criptovaluta possa superare i 100.000 dollari nell'arco di un anno o due, soprattutto in considerazione del fatto che ad aprile ci sarà l'
halving che dimezza l'estrazione della moneta virtuale riducendo quindi l'offerta rispetto alla domanda.
Gli aspetti da considerare però sono diversi, non ultimo l'andamento generale dell'economia che si interseca con le scelte di politica monetaria delle Banche centrali. Tendenzialmente, un ambiente teso, caratterizzato da alti tassi di interesse e un dollaro forte, non è quello ideale per gli investimenti nelle attività a rischio come può essere quella del Bitcoin.
Nel breve termine, "il sentiment ribassista sembra prevalere, con i prossimi livelli cruciali di supporto da monitorare tra 38.000 e 36.000 dollari", hanno scritto gli analisti dell'exchange di criptovalute Bitfinex in una nota di oggi.