Dopo un mese di marzo che ha consolidato la capitalizzazione di mercato del Bitcoin oltre il trilione di dollari, mettendolo subito dopo Google quanto valore finanziario “quotato”, la criptovaluta più famosa del mondo ha avviato una fase tecnica laterale ma sempre rimanendo poco distante dai massimi storici. Da inizio anno il guadagno supera ampiamente il 50% e anche Ethereum si avvicina ad una performance notevole visto che è stata ottenuta in soli 4 mesi.
Prezzo Bitcoin: c'è voglia di abbandonare area 70 mila dollari
L’halving del Bitcoin è imminente e nessuno vuole perdere posizioni in questo momento (Halving Bitcoin: tutto quello che devi sapere). I miners verranno remunerati meno in termini quantitativi, ma con la crescita del valore i margini forse sono addirittura migliorati rispetto alle attese. A questo si aggiunge un interesse manifestato verso gli ETF da parte degli investitori che rimane importante e che sta continuando a catalizzare l’interesse anche degli istituzionali
Alcuni analisti hanno stimato che con flussi in ingresso sugli ETF da 1 miliardo di dollari al mese in un ambiente di halving che ricompensa i miners con complessivi 13.500 Bitcoin al mese, il prezzo di equilibrio si dovrebbe piazzare intorno ai 74 mila dollari per 1 BTC. Valutazioni ovviamente spannometriche ma che anche l’inserimento del Bitcoin in alcuni importanti fondi di case di gestione importanti (BlackRock ad esempio) ci offre l’idea che ormai l’asset class sembra essere stata sdoganata anche a livello istituzionale.
Il sentiment che aveva raggiunto picchi di ottimismo notevoli in occasione del recente massimo storico si sta raffreddando, ma ad un ritmo modesto. Questo rimane un fattore che potrebbe allungare i tempi prima della prossima mossa verso l’alto. Certamente i grafici giornalieri sembrano lasciar pensare ad una figura di continuazione in formazione con tanta voglia di abbandonare in fretta anche area 70 mila.
L’ipercomprato su scala settimanale rimane ampio e persistente e nel 2020 servì un semestre per smaltirlo con una importante correzione. Quindi gli appena tre mesi di ipercomprato attuale non vanno considerati un qualcosa di eccezionale. Ribasso che assumerebbe contorni più precisi solo sotto quota 60 mila confermati in sede di chiusura settimanale.
Prezzo Ethereum: l'importanza del supporto a 3 mila dollari
Anche Ethereum, dopo aver toccato i 4 mila dollari, ha corretto senza però tornare sotto i 3 mila dollari. ETH non ha raggiunto i suoi massimi storici (che ricordo essere del 2021 a 4.874 $) e la fase correttiva in corso è stata anche legata al no della SEC all’autorizzazione della commercializzazione di un ETF spot come quello già in circolazione per il Bitcoin.
La speculazione aveva alimentato un rialzo che si è sgonfiato, ma credo che l’importante supporto di area 3.000 possa rappresentare un punto interessante sul quale ricominciare ad accumulare Ethereum.
Fase quindi di attesa che al momento non dovrebbe essere anticipatrice di clamorosi ribaltoni. I supporti citati sono comunque da monitorare in quanto un loro cedimento potrebe dare la stura a molte chiusure di posizioni lunghe in stop.