Il mondo delle criptovalute sta vivendo una fase particolarmente vibrante. La decisione del Presidente Trump di definire una regolamentazione governativa delle stablecoin attraverso il Genius Act ha lanciato in orbita Ethereum che finalmente ha agguantato i nuovi massimi storici.
La crypto ideata da Vitalik Buterin vede la sua piattaforma come strategica per il funzionamento delle transazioni di molte stablecoin e la reazione del mercato sul prezzo di ETH non si è fatta attendere rivitalizzando gli ETF quotati in America che, a differenza del celebre IBIT (l’ETF su Bitcoin) di BlackRock, sembrano sonnecchiare in un limbo deludente da troppo tempo con volumi molto scarsi.
Il Bitcoin non rimane lontanissimo dai massimi storici, ma a differenza di molta della narrativa letta in rete, i guadagni di questo 2025 ci sono ma indubbiamente risultano poco appaganti considerandone la volatilità. Depurando l’effetto cambio, operazione che onestamente dovrebbe fare ogni analista che parla di una asset class denominata in una valuta diversa da quella domestica, il Bitcoin quest’anno non va oltre il 7% di guadagno. Decisamente meglio Ethereum il cui bottino aggiunge 10 punti percentuali in più.
Bitcoin: in arrivo nuovo test di quota 100 mila?
La svalutazione del dollaro non ha aiutato, ma anche nel confronto con l’oro per il Bitcoin questo 2025 si sta rivelando deludente. Il rapporto di forza relativa Bitcoin/Oro ha cominciato l’anno sopra 38 once per Bitcoin, mentre oggi si veleggia poco sopra le 30 once. La rivincita del tradizionale oro fisico per ora è compiuta.
Analizzando graficamente l’andamento del Bitcoin in dollari (in euro il massimo storico non è stato superato), prendo atto di una specie di doppio massimo formalizzato proprio dopo il test 123/124k con il break dei supporti di 112k (il pivot di questa figura) che ancora non sembra aver preso una strada convinta verso il basso.

Quello in corso potrebbe essere un pullback sui precedenti supporti da parte del Bitcoin, ma chiaramente qui i venditori di BTC devono tornare allo scoperto per spingere verso zona 100k la criptovaluta più capitalizzata al mondo. Personalmente non escludo affatto questo scenario entro fine anno.
Ethereum: attenzione ai 4 mila dollari
Passando invece sulla sorpresa Ethereum, la grande sparata che ha ritoccato e superato marginalmente i massimi storici del 2021 è stata seguita da una figura molto insidiosa che pone qualche dubbio sulla sostenibilità del rialzo.
Un bearish engulfing pattern settimanale (con la candela nera che ha inglobato la candela bianca del massimo storico) che potrebbe segnalare un temporaneo esaurimento del bull market.

Il banco di prova? Indubbiamente 4.000 Usd, quei massimi che nel 2024 avevano regolarmente respinto le ambizioni di ETH ora diventati supporto. Tornare sotto questa importante soglia tecnica etichetterebbe il movimento recente come una bull trap, a quel punto consigliando il take profit su Ethereum.