Bitcoin ha chiuso la settimana in calo rispetto ai massimi di metà agosto (area 124k): i minimi intraday sotto 108 mila a metà settimana sono rientrati, ma il saldo mensile resta negativo; la dinamica risulta coerente con la discesa di venerdì che ha inquadrato agosto come il primo mese in rosso da aprile: la performance complessiva è stata negativa per il 6,5% circa.
Dai dati forniti da Coinbase, Ether è sceso verso 4.200–4.600 dollari dopo i nuovi massimi storici toccati nella scorsa settimana, restando comunque su livelli elevati rispetto a inizio mese (+18% in agosto).
In USA il pacchetto di venerdì ha confermato la disinflazione graduale e consumi resilienti, per cui niente sorprese "hawkish", ma neppure via libera a mosse aggressive. Secondo Reuters lo scenario base resta un taglio da 25 pb a settembre se i prossimi dati lo consentono.
Nvidia ha pubblicato numeri robusti ma con un messaggio più cauto sul canale Cina; il titolo ha oscillato e gli indici hanno fatto nuovi massimi il giorno dopo, segnale che il tema AI resta dominante ma con aspettative elevate. Per le cripto, secondo Coindesk non c’è stata una correlazione diretta in quanto il comparto ha risposto in modo misto, mentre BTC/ETH hanno seguito soprattutto i driver macro e di flussi.
Agosto positivo per gli ETF spot su Ether
Circa i prodotti regolamentati, i dati di The Block hanno evidenziato una rotazione: ad agosto gli ETF spot su Ether hanno registrato forti afflussi (diverse fonti indicano miliardi netti sul mese, con giornate oltre 1 mld), mentre i fondi su Bitcoin hanno visto deflussi netti nella parte finale del mese. Ciò ha aiutato ETH a sovraperformare nelle settimane precedenti al ritracciamento.
Detto questo, l’ultima lettura CoinShares (settimana al 25 agosto) fotografava deflussi complessivi dai prodotti digital asset (presa di profitto dopo i picchi di metà mese), coerenti con la fase di raffreddamento dei prezzi.
Al momento, il Bitcoin deve dimostrare di tenere zona 107.000 dollari toccata in apertura di settimana, la cui rottura potrebbe portare i prezzi in zona “tonda” a 100.000 dollari. Mentre per Ethereum, vediamo se questa piccola discesa possa rappresentare l’occasione per nuovi afflussi negli ETF e di conseguenza per nuovi acquisti che potrebbero far rivedere i recenti massimi storici.
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