American Bitcoin ha raccolto 220 milioni di dollari per investire nella principale criptovaluta e nelle attrezzature per il mining della stessa. In un deposito normativo, la società che include il figlio di
Donald Trump, Eric, ha comunicato che una parte del capitale, equivalente a circa 10 milioni di dollari, è stato corrisposto in
Bitcoin piuttosto che in dollari.
Eric e suo fratello Donald Jr. sono molto attivi per cercare di trarre profitto dall'aumento dei prezzi degli asset virtuali, mentre il padre cerca di favorire una regolamentazione che consenta alle criptovalute di emergere. Il presidente degli Stati Uniti aveva detto che intende fare dell'America la capitale delle criptovalute e per questo sta concentrando gli sforzi insieme al suo team affinché vengano messi in atto progetti legati all'estrazione e agli investimenti crittografici.
American Bitcoin è una sussidiaria di Hut 8 focalizzata esclusivamente sul mining di Bitcoin su scala industriale e sullo sviluppo strategico delle riserve di Bitcoin. Hut 8 è una piattaforma di infrastrutture energetiche che integra energia, infrastruttura digitale e calcolo su larga scala per alimentare il mining di Bitcoin e il calcolo ad alte prestazioni. L'azienda ha ceduto le sue attrezzature minerarie ad American Bitcoin in cambio di una quota dell'80% e ora sta pianificando una fusione con un'altra società quotata, Gryphon Digital Mining. L'obiettivo della società della famiglia Trump è quello di quotarsi in Borsa attraverso l'unione con una entità già pubblica.
Bitcoin: Hut 8 pianifica l'espansione a Dubai
Secondo quanto risulta da un deposito presso il Dubai International Financial Centre, il miner legato alla famiglia Trump intende aprire un hub a Dubai. Il sito si unirebbe alle operazioni di mining che la società con sede a Miami ha in corso in Texas, New York a Alberta per quanto riguarda gli Stati Uniti, nonché in Canada.
"L'espansione a Dubai migliorerà la precisione e l'efficienza della strategia di capitale di Hut 8", ha dichiarato l'Amministratore delegato dell'azienda, Asher Genoot. Tutto ciò si sposa con i piani del governo emiratino che da anni cerca di posizionarsi nel mondo delle criptovalute in ottica di diversificare l'economia dello Stato arabo dai combustibili come gas e petrolio.
I movimenti in corso confermano quanto gli operatori contino in una era dell'oro per il Bitcoin, che quest'anno ha aggiornato il suo record storico a quasi 112.000 dollari. Attualmente, il prezzo si aggira intorno ai 107.000 dollari, traendo poco supporto dagli acquisti recenti di Strategy e Metaplanet, oggi tra i principali detentori della criptovaluta. La società guidata da Michael Saylor ha acquistato oltre 500 milioni di dollari in monete, mentre Metaplanet ha aggiunto alle sue riserve Bitcoin circa 108 milioni di dollari.