Come di consueto faccio il punto mensile sulle due principali criptovalute per capitalizzazione di mercato e questo per valutare quali prospettive possono avere per le prossime settimane estive Bitcoin ed Ethereum dopo la recente correzione di prezzo.
Lo spegnersi delle luci dell’entusiasmo del nuovo ETF spot su Bitcoin e il congelamento dell’attesa per un analogo ETF su Ethereum che la SEC potrebbe autorizzare nel corso dell’estate, ma anche la certezza che per un taglio dei tassi in America ci sarà da aspettare tra le cause che hanno determinato questa fase correttiva, comunque poco incisiva quanto a profondità del movimento. Ma ne parleremo tra poco.
Ai fattori sopra citati si aggiunge anche l’esaurimento per la spinta speculativa legata all’evento halving su Bitcoin che si combina a sua volta con una fase grafico-tecnica che rende necessaria qualche settimana in più di riflessione vista la valenza delle resistenze che le due crypto sono andate a sollecitare negli ultimi periodi.
Bitcoin, il punto di ingresso ideale per chi crede nell'accumulazione
Cominciamo dal Bitcoin. I ripetuti assalti alla zona di 70k con il massimo storico fissato attorno a 73k, non hanno sortito esiti positivi; il mercato ha consolidato i guadagni senza però mai scendere al di sotto dei supporti di area 55/57k livelli che, assieme alla media mobile esponenziale attualmente in transito a 54k, rappresentano l’ideale punto di ingresso per chi sposa questa fase tipica di accumulazione e non distributiva.
Passando ad Ethereum non possiamo che annotare l’interessante profilo grafico che sta assumendo la seconda criptovaluta per importanza al mondo.
Ethereum: con l'arrivo degli ETF è il momento di entrare
Sfiorata zona 4 mila dollari, ETH sta rapidamente convergendo verso quei 3.200 dollari dalle cui parti transita la up trend line che guida il bull market da fine 2023. Non sappiamo se il mercato si spingerà fino a quel punto, ma è evidente che in ottica quotazione “ETF” questa debolezza di prezzo può essere una interessante finestra di ingresso per i ritardatari.
I supporti sono a tiro, gli oscillatori si stanno scaricando e, come per Bitcoin, se la FED (e il dollaro) dovessero mutare le aspettative dei mercati a sorpresa ci potrebbe essere l’occasione per un rilancio del bull market dell’intero universo cryptocurrency. Ovviamente i pessimisti guardano i grafici e profetizzano un doppio massimo.
Configurazione più evidente sul Bitcoin rispetto ad Ethereum, ma è ovvio che in caso di break sotto i minimi del 2024 per il Bitcoin si aprirebbero le porte di un’ampia correzione che, visti i precedenti storici, potrebbe rispedire BTC ai livelli del 2023 con target teorico addirittura stimabile in 40 mila dollari.
Per il momento il bull market è ancora vivo e il proseguimento di questa fase è da intendere come opportunità per incrementare l’esposizione verso BTC ed ETH. Dovessero saltare i supporti citati sopra allora sarebbe il caso di cambiare completamente strategia per il resto del 2024.