Gli ETP sul Bitcoin in Europa hanno registrato forti deflussi da inizio anno. Secondo i dati forniti da Morningstar, i prodotti sulla principale criptovaluta sono stati caratterizzati da
prelievi netti per 506 milioni di dollari, mentre nel frattempo il prezzo del Bitcoin ha fatto un balzo in avanti di circa il 40%. Questi risultati contrastano con gli
afflussi per 13,4 miliardi di dollari che si sono verificati negli Stati Uniti, favoriti dall'approvazione l'11 gennaio degli ETF spot da parte della
Securities and Exchange Commission
Come osserva Pierre Debru, responsabile della ricerca quantitativa e delle soluzioni multi-asset di WisdomTree, da quella data fatidica è cresciuto il numero di clienti che si sono approcciati agli ETP europei sul Bitcoin, ma ciò non ha comportato un corrispondente livello di afflussi. In parte ciò si è verificato perché gli ETF statunitensi avevano commissioni più basse rispetto agli ETP europei, anche se poi hanno indotto i gestori come Invesco, CoinShares e la stessa WisdomTree ad adeguarsi tagliando le tariffe nel Vecchio Continente.
C'è anche da dire che parliamo di dimensioni diverse tra il mercato europeo e quello statunitense. Morningstar, ad esempio, riporta che gli asset gestiti dagli ETP sul Bitcoin in Europa ammontavano a 6,4 miliardi di dollari alla fine di aprile, a fronte di 53,5 miliardi di dollari dei fondi USA.
Bitcoin: la difficoltà di comprendere i flussi
Comprendere le dinamiche dei flussi tuttavia non è un esercizio semplice, secondo Monika Calay, direttrice della ricerca sui gestori britannici di Morningstar, visto che il sentiment del mercato "rimane frammentato". In tale contesto, sono molti i fattori che entrano in gioco e dove le opinioni sono spaccate. Ad esempio, alcuni vedono il Bitcoin come una copertura in un contesto inflattivo, altri come la valuta del futuro, mentre non sono pochi quelli che lo considerano semplicemente come un asset ad alto rischio, afferma Calay.
A suo giudizio,
un impatto notevole lo ha avuto l'halving ad aprile, attraverso cui si è dimezzata l'estrazione di Bitcoin. Si è trattato di "un evento significativo che potrebbe avere un impatto rilevante sui flussi di ETP sul Bitcoin", ha detto, aggiungendo che storicamente questi eventi hanno portato a shock dell'offerta, "suscitando sia un aumento dell'interesse che della speculazione all'interno della comunità crypto".
Tuttavia, l'esperta precisa che
il mese di maggio ha già visto un rally. In effetti, le quotazioni del Bitcoin recentemente hanno sfiorato quota 72.000 dollari, dando l'impressione di voler recuperare il record storico di 73.740 dollari di marzo 2024. A guidare l'ascesa hanno contribuito le buone notizie sul fronte della regolamentazione americana, con la Camera dei Rappresentanti che ha approvato il
FIT21, ovvero il disegno di legge che definisce i ruoli giurisdizionali su Bitcoin della SEC e della Commodity Futures Trading Commission (CFTC). Il prezzo però è rientrato, dopo che i liquidatori dell'exchange fallito Mt. Gox hanno spostato BTC in un portafoglio non identificato, alimentando le aspettative che i proprietari delle valute digitali venderanno facendo crollare le quotazioni della criptovaluta.