L’aggiornamento arrivato giovedì dalle nuove richieste di sussidio di disoccupazione ha contribuito ad allentare la tensione sullo stato di salute della prima economia. In riduzione, l’ipotesi di un “hard landing” - di un brusco atterraggio - dell’economia USA ha portato anche ad un ridimensionamento delle probabilità di un intervento da -50 punti base sui tassi, che attualmente sono di poco superiori ai 50 punti percentuali (74% di una settimana fa).
Nel complesso, da qui a fine anno la Federal Reserve potrebbe ridurre il costo del denaro fino ad un punto percentuale rispetto ai livelli attuali ed il trend ribassista è destinato a continuare nel 2025.
Un contesto di tassi discendenti finisce per favorire quei settori, come quello del biotech che, avendo costi operativi particolarmente elevati, beneficiano quando l’accesso al credito si fa più agevole. "Con i tagli dei tassi all'orizzonte, abbiamo recentemente discusso il caso in cui le aziende biotech mostrino una sovraperformance relativa quando la Fed inizierà a ridurre il tasso di riferimento”, ha detto Mike Wilson, strategist azionario di Morgan Stanley.
“La nostra analisi sui cicli precedenti supporta l'idea che la biotecnologia tenda a sovraperformare il mercato nei periodi di tassi di interesse in calo... Pensiamo che ciò sia dovuto alla sensibilità della valutazione della biotecnologia ai tassi di sconto e all'aspettativa di una maggiore attività di M&A sulla scia dei rendimenti in calo, in particolare intorno ai cicli di taglio della Fed".
In particolare, sono due le aziende del settore biotecnologico che Morgan Stanley consiglia di acquistare.
Azioni CervoMed: upside potenziale di oltre il 200%
La prima è CervoMed, società di ricerca medica con sede a Boston attiva nello sviluppo e nella commercializzazione di trattamenti farmacologici per le malattie neurodegenerative. CervoMed sviluppa il neflamapimod, una piccola molecola a penetrazione cerebrale somministrata per via orale per il trattamento della demenza a corpi di Lewy (DLB), delle malattie di Alzheimer e del recupero degli ictus cerebrali. In particolare, la società è focalizzata sulla fase iniziale della malattia.
"I dati generati fino ad oggi - evidenzia Jeffrey Hung di Morgan Stanley - supportano i risultati principali della Fase 2b previsti per dicembre 2024. Le analisi post-hoc dello studio di Fase 2a hanno mostrato miglioramenti significativi nella demenza pura con corpi di Lewy per aree chiave di interesse tra cui gravità della demenza, mobilità funzionale e test cognitivi di attenzione e memoria di lavoro". Guardando al futuro, Hung è ottimista: “abbiamo motivo di credere che il neflamapimod sarà in grado di colpire il processo della malattia sottostante per guidare i miglioramenti. Pensiamo che il rischio/rendimento sia distorto al rialzo con potenziale per il titolo di crescere del 100-150% con dati positivi o di perdere il 65-75% con risultati deludenti".
La valutazione assegnata al titolo da Morgan Stanley è “overweight” con prezzo obiettivo fissato a 35 dollari, oltre 200 punti percentuali al di sopra della chiusura di giovedì. La view di MS è in linea con quella del consenso Bloomberg, che per le azioni CervoMed prevede solo giudizi “buy” (o equivalenti) con target price medio di 52,6 dollari (+363,8%).
Viking Therapeutics nel crescente mercato dei farmaci anti-obesità
Viking Therapeutics, Inc. è una società biofarmaceutica in fase clinica che si concentra sullo sviluppo di nuove terapie per i disturbi metabolici ed endocrini. La pipeline dell’azienda comprende tre candidati farmaci per il trattamento dell'obesità, della steatoepatite non alcolica (NASH) e dell'adrenoleucodistrofia X-linked (X-ALD). Questi candidati sono attualmente sottoposti a quattro studi clinici, di cui due con il candidato principale VK2735 per il trattamento dell'obesità.
La sperimentazione sottocutanea di fase 2 VENTURE ha dimostrato una significativa riduzione del peso, confrontandosi favorevolmente con i trattamenti GLP-1 esistenti. Sulla base di questi risultati positivi, Viking sta pianificando un incontro di fine Fase 2 con la FDA e si aspetta di rivelare i dettagli sul prossimo studio di Fase 3 in seguito.
L’azienda è ottimista anche nel caso del VK2809, un agonista selettivo del recettore beta degli ormoni tiroidei, disponibile per via orale, che è in fase di sperimentazione clinica di Fase IIb per il trattamento di pazienti affetti da steatoepatite non alcolica confermata da biopsia e da NAFLD. Viking intende incontrare la FDA nel quarto trimestre per discutere i futuri passi per VK2809.
Michael Ulz di Morgan Stanley ritiene che il VK2735 “ha mostrato risultati iniziali promettenti, indicando un potenziale profilo best-in-class nel vasto e crescente mercato dell'obesità”. “Mentre l'obesità rimane il focus, crediamo che i dati recenti su VK2809 suggeriscano un potenziale nella NASH, che rappresenta un'altra opportunità di mercato potenzialmente più grande. Nel complesso, crediamo che i primi dati riducano il rischio di entrambi i programmi e ci aspettiamo che più catalizzatori nel 2H24 stimolino un ulteriore rialzo".
Queste valutazioni supportano il giudizio “overweight” su VKTX con obiettivo di prezzo a 105 dollari, quasi 90 punti percentuali in più rispetto alla chiusura di giovedì. Anche nel caso del titolo Viking il 100% degli esperti contattati da Bloomberg è “buy” mentre il tp medio è di 113,55 dollari, +103,6% sui livelli attuali.