Il farmaceutico è sempre stato un settore molto particolare visto che i guadagni delle aziende spesso sono fortemente condizionati da determinati farmaci del momento. È successo ad esempio durante il Covid, quando società come Pfizer, AstraZeneca e Moderna hanno realizzato guadagni eccezionali dalla produzione e vendita del vaccino e le relative azioni in Borsa sono aumentate di valore in maniera rilevante.
In questo periodo vanno molto di moda i farmaci anti-obesità ed è per questo che le società leader nel settore, tipo Novo Nordisk ed Eli Lilly, sono diventate oggetto del desiderio degli investitori. In realtà, è molto importante per una casa farmaceutica riuscire a rinnovarsi con nuovi farmaci, in particolare se in possesso di brevetti in scadenza che non danno più un vantaggio competitivo.
Spesso le grandi aziende del settore distribuiscono dividendi interessanti, il che le rende più appetibili. Tuttavia, non sempre una buona cedola è sufficiente per identificare una buona società. Altri fattori entrano in gioco e permettono di tracciare lo stato di salute di un'azienda e la sua capacità di sostenere i dividendi nel tempo. Tra l'altro, se i dividendi sono troppo elevati rispetto ai profitti, significa che la società utilizza poche risorse per la crescita. Quindi investe meno in nuovi farmaci, terapie, attrezzature mediche e per acquisire aziende più piccole che operano in comparti promettenti. Questo implica che il posizionamento vantaggioso di mercato potrebbe essere destinato a esaurirsi nel tempo.
Big Pharma: ecco dove investire
Gli analisti di Morningstar hanno individuato 4 Big Pharma europee che distribuiscono buoni dividendi e su cui vale la pena prestare attenzione. C'è da premettere che gli amanti dei dividendi possono abbandonare ogni speranza di ricevere un flusso monetario in questo mese, in quanto agosto è notoriamente ricco di notizie sui risultati trimestrali delle società ma molto povero in tema di pagamento dei dividendi.
In Europa, le aziende di solito distribuiscono la cedola in due tranches, con un acconto e poi un saldo. Ci sono però alcune realtà - come nel caso di tre delle quattro società che andremo a vedere - in cui il dividendo viene pagato in un'unica soluzione annualmente. Da un lato questo è un vantaggio in quanto l'importo ricevuto è più corposo trasmettendo la sensazione di un maggior rendimento (anche se nulla cambia); da un altro lato non fa contenti coloro che preferiscono flussi di cassa più frequenti in funzione dei propri piani di spesa. Ora però vediamo quali sono le quattro Big Pharma che Morningstar indica per un investimento.
Novartis
La casa farmaceutica svizzera
Novartis ha pagato un dividendo di 3,30 franchi svizzeri per azione, aumentandolo di 3,1 punti percentuali rispetto allo scorso anno. L'azienda incrementa la cedola sistematicamente dal 1996 e oggi
il dividend yield ammonta al 3,43% rispetto ai prezzi attuali*. Il pagamento avviene con cadenza annuale. Morningstar segnala che a fine giugno Novartis figura al terzo posto come azienda sanitaria preferita tra quelle ad alto dividendo nei portafogli aggregati dei gestori di fondi azionari europei. Dall'inizio dell'anno le
azioni Novartis alla Borsa di Zurigo hanno guadagnato il 13,24%.
Sanofi
Sanofi ha corrisposto un dividendo annuale di 3,76 euro per azione a maggio, con un aumento del 5,6% rispetto ai 3,56 euro dello scorso anno. La società francese ha accresciuto la cedola negli ultimi 29 anni.
Il rendimento del dividendo attuale è del 3,93% e le
azioni Sanofi alla Borsa di Parigi quest'anno sono salite del 6,54%. Nei portafogli dei fondi ad alto dividendo, Sanofi occupa la quinta posizione.
Roche Holding
Anche il colosso svizzero
Roche Holding paga un dividendo annuale, che il 18 marzo è risultato di 9,60 franchi svizzeri, in crescita rispetto ai 9,50 franchi svizzeri del 2023. Da 10 anni la cedola cresce ininterrottamente.
Il dividend yield è un po' più basso (3,22%) dei quattro titoli scelti da Morningstar, ma ha una valutazione più interessante con un rapporto prezzo/fair value di 0,73. Questo vuole dire che
ci sarebbe una potenzialità di rialzo in Borsa del 27%. A Zurigo le
azioni Roche nel 2024 hanno realizzato una performance del 13,93%.
GSK Plc
Chiude la lista la Big Pharma britannica
GSK Plc, l'unica a distribuire i dividendi trimestralmente. La società presenta una storia dei dividendi meno lineare rispetto alle altre. Negli ultimi cinque anni, ad esempio, ha staccato una cedola con payoff del 70% rispetto agli utili normalizzati. Questo per Morningstar è considerato eccessivo, in quanto limita la capacità dell'azienda di investire in ricerca e sviluppo nonché in acquisizioni di aziende che producono nuovi farmaci in fase di sviluppo. Nel 2016 GSK ha anche pagato un dividendo speciale apparso non necessario, sottolineano gli analisti. Successivamente ha ridotto il dividendo complessivo adeguandolo maggiormente agli utili. Dal 1° gennaio 2024 le
azioni GSK alla Borsa di Londra sono salite del 7,57%.
*aggiornamenti alla chiusura di Borsa dell'8 agosto 2024