Il crollo di Wall Street non ha fatto scattare il segnale di allarme. A dirlo è Michael Hartnett, strategist di Bank of America. L'esperto - che per tutto il 2023 è stato ribassista sulle azioni americane moderando la visione quest'anno - ha affermato che, nonostante un calo di circa il 6% dal suo massimo storico, l'S&P 500 si è mantenuto al di sopra della sua media mobile a 200 giorni di 5.050 punti. Questo significa che "i livelli tecnici che avrebbero ribaltato la narrativa di Wall Street da un atterraggio morbido a uno duro dell'economia americana non sono stati violati".
Hartnett considera che i prossimi livelli da osservare sono le medie mobili a 200 giorni per il Philadelphia Stock Exchange Semiconductor Index e per un fondo negoziato in Borsa che segue le big tech. Attualmente questi valori si aggirano sopra i livelli di supporto, ma un nuovo calo delle azioni potrebbe cambiare il quadro generale.
A inizio settimana, gli indici azionari americani sono stati messi sotto pressione con vendite violente a causa dei timori che l'economia USA potesse andare in recessione dopo i dati preoccupanti sull'occupazione rilasciati venerdì scorso. Questo ha fatto pensare a molti che
la Federal Reserve abbia tenuto i tassi di interesse alti troppo a lungo, causando una situazione di pericolo per l'economia. Ieri però gli animi si sono rasserenati, quando il
Bureau of Labor Statistics ha comunicato che i sussidi di disoccupazione settimanali sono stati più bassi rispetto alle attese. Ad ogni modo, Hartnett ha detto che le aspettative che la Fed tagli i tassi di interesse a settembre implicano che "
la preferenza per le azioni rispetto alle obbligazioni non è stata interrotta dal crollo del mercato".
Wall Street: BofA, ecco dove investire
Lo strategist di BofA ha però affermato che dopo il primo taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale americana, gli investitori dovrebbero vendere. Il punto infatti non è tanto se e quando verranno effettuati i tagli, ma se questi saranno efficaci, ha sottolineato il team della banca d'affari statunitense. Nella seconda metà del 2024, Hartnett vede le azioni che finora sono state le vincitrici nel campo dell'intelligenza artificiale "ondeggiare" fino a quando gli utili non aumenteranno.
Le opportunità invece saranno, a suo avviso, nelle azioni come le small cap che hanno patito particolarmente i rendimenti al 5% e che quindi potrebbero "respirare con tassi al 3%-4%". Fuori dall'azionario, il calo dei tassi potrebbe avvantaggiare i titoli di Stato e gli immobili, ha sottolineato Hartnett. Fuori degli Stati Uniti, lo strategist vede bene alcuni mercati emergenti in difficoltà come il Brasile.