Nei prossimi giorni potrebbe iniziare un rally a Wall Street che spingerà
l'indice S&P 500 a 6.200 punti (5.969,34 nell'ultima chiusura settimanale). La previsione proviene da Scott Rubner, trader di
Goldman Sachs, secondo cui in questo periodo l'euforia dei piccoli investitori verso le azioni sta accelerando. A questo si aggiunge anche il fatto che i buyback sono in aumento, il che serve per sostenere la domanda dell'equity.
L'esperto riporta come le azioni USA stiano registrando i
maggiori afflussi trimestrali dal 2021 e nel mese di novembre la più grande quota di denaro mensile in entrata mai rilevata. Chiaramente l'entusiasmo deriva dall'esito delle elezioni americane del 5 novembre, che ha decretato
Donald Trump prossimo presidente degli Stati Uniti.
Rubner sottolinea come durante l'anno elettorale, solitamente il rally a Wall Street si estende fino al 20 gennaio, giorno in cui il nuovo presidente si insedia alla Casa Bianca. "Storicamente, agli anni buoni tendono a seguire altri anni buoni per le azioni statunitensi, e gennaio è il momento in cui il capitale viene impiegato in misura maggiore", ha detto il trader.
Wall Street: ottimismo anche da parte di Barclays
Rubner di Goldman Sachs non è l'unico a vedere un nuovo trend ascendente alla Borsa americana. Anche gli analisti di Barclays sono convinti che le azioni statunitensi possano crescere di valore, anche se la proiezione della banca londinese si estende a tutto il 2025. Secondo l'istituto, infatti, l'indice S&P 500 potrebbe giungere a 6.600 punti l'anno prossimo.
La stima è più alta rispetto a una precedente di 6.500 punti e la ragione è da ricercare nella resilienza dell'economia americana, nella graduale diminuzione dell'inflazione e nella robusta crescita degli utili delle Big Tech. "Per le azioni statunitensi, riteniamo che gli aspetti macro positivi superino quelli negativi in vista del prossimo anno", hanno scritto gli analisti in una nota.
"Si prevede che la Federal Reserve statunitense continuerà il suo ciclo di allentamento della politica monetaria, mentre l'incertezza dopo le elezioni statunitensi è stata risolta e il tasso di disoccupazione rimane basso, il che potrebbe insieme rafforzare l'indice di riferimento".
A guidare i guadagni del principale benchmark americano saranno ancora una volta le Big Tech, che compenseranno la pressione disinflazionistica sui margini della maggior parte dei settori e il rallentamento della crescita al di fuori degli Stati Uniti nel 2025, hanno affermato gli analisti della banca britannica. Barclays ha alzato la stima degli utili dell'S&P 500 da 268 a 271 dollari per azione, migliorando le previsioni sui settori industriali e sanitario e declassando quelli dei beni di consumo e delle utility.