Dopo i nuovi record, a due ore dall’avvio delle contrattazioni a Wall Street i future segnalano un avvio di giornata in rosso: il derivato sul Dow Jones segna un -0,15%, quello sullo S&P 500 scende dello 0,21% mentre nel caso del Nasdaq si registra un calo di un quarto di punto percentuale.
Dai verbali dell’ultima seduta della Federal Reserve è emerso un approccio tutto sommato “dovish”: la Banca centrale USA intende vedere "ulteriori progressi sull'inflazione" prima di tagliare di nuovo i tassi di interesse. Inoltre, il board ha rimarcato di essere “ben posizionato per valutare le prospettive in evoluzione per l'attività economica, il mercato del lavoro e l'inflazione".
“La situazione - ha detto David Russell, responsabile globale della strategia di mercato presso TradeStation - sarà più chiara a marzo, dopo la prossima serie di dati. Ma per ora, la Fed è felice di fare un passo indietro rispetto al ramo esecutivo. È un territorio inesplorato, ma non necessariamente negativo per le azioni”.
La prossima riunione del FOMC è prevista per il 19 marzo e la probabilità di tassi invariati, secondo il FedWatch Tool del CME Group, si attesta al 97,5%. Anche nel caso di maggio il dato è particolarmente basso, al 13%, e salgono al 44% nel caso del meeting di giugno.
Wall Street Oggi: attenzione a Palantir ed Apple
Vediamo quali sono le azioni da tenere d’occhio a Wall Street nella seduta del 20 febbraio 2025.
Rosso di 10 punti percentuali nel pre-mercato per le azioni Palantir dopo che il CEO Alex Karp ha annunciato di voler vendere 1,2 miliardi di dollari in azioni. A spingere al ribasso il titolo sono anche i rumor di potenziali tagli al budget della difesa degli Stati Uniti (Il CEO fa crollare le azioni Palantir: se fosse un'opportunità?).
Riflettori puntati anche su Apple (-0,4%) che ieri ha presentato l’iPhone 16e, quello low cost. Si tratta di un modello che dovrebbe permettere di aumentare le vendite, stimolare gli aggiornamenti e aumentare la quota di mercato in tutto il mondo, inclusa la Cina. Ma il telefono contiene anche il primo chip prodotto internamente da Apple, il C1. Di riflesso, le azioni dell’attuale fornitore, Qualcomm, perdono lo 0,4% nel pre-mercato.
Ieri, dopo la chiusura degli scambi, Carvana ha annunciato di aver chiuso gli ultimi tre mesi con vendite per 3,5 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 2,4 miliardi di dollari di un anno fa. Il titolo perde quasi 9 punti percentuali nel pre-mercato.
La cinese Alibaba Group Holding ha superato le aspettative di Wall Street per quanto riguarda i ricavi del terzo trimestre, e le ADR quotate a Wall Street salgono del 7,2% nel pre-mercato. Tonfo anche per Walmart (-8,65%) dopo un outlook valutato troppo debole. Nel quarto trimestre la società ha registrato vendite statunitensi in aumento del 4,9%, contro il +4,15% stimato dagli analisti. Dopo la chiusura attenzione ai risultati di Booking e di MercadoLibre.
Trimestrali USA: è il gran giorno di Walmart e Alibaba