Gli investitori hanno scontato con troppo anticipo una pausa nel rialzo dei tassi d'interesse da parte della
Federal Reserve. Questo spiegherebbe, secondo Michael Wilson di Morgan Stanley, il rialzo delle azioni a Wall Street di questo inizio 2023.
Rialzo che comunque ha perso slancio la scorsa settimana, dopo che il Governatore della Fed
Jerome Powell ha ribadito per l'ennesima volta che la lotta all'inflazione è ancora lunga e che i tassi potrebbero rimanere a livelli elevati ancora per un periodo maggiore rispetto a quello stimato dal mercato.
Dallo scorso anno Wilson ha assunto una posizione ribassista a Wall Street e ora crede che la combinazione delle strette della Banca Centrale USA e degli utili delle aziende in primavera proietterà le azioni verso nuovi minimi. "Il prezzo è scollegato dalla realtà come lo è stato durante questo mercato ribassista", ha riferito.
Wall Street: oggi i dati sull'inflazione USA
La Fed sta osservando con attenzione quanto accade a livello macroeconomico. Gli ultimi dati sul lavoro hanno riportato tracce di un'economia statunitense ancora in gran forma. Tuttavia, un livello di occupazione così alto rappresenta un appoggio molto forte alla domanda, che potrebbe innescare nuovi fenomeni inflazionistici. Powell considera il parametro dei salari e della forza lavoro un elemento imprescindibile nelle mosse da attuare per tenere a bada il carovita.
I dati sull'inflazione di oggi sono di importanza cruciale. Lo scorso mese l'IPC USA è sceso dal 7,1% al 6,5%, mostrando chiari segnali di raffreddamento. Ora gli analisti si aspettano un ulteriore calo al 6,2%. La Fed però tiene sotto osservazione l'inflazione "core", ossia quella depurata dagli elementi più volatili, come i prezzi dei generi alimentari e dell'energia. Wilson ritiene che indicazioni sopra le stime dai prezzi potrebbero rappresentare un catalizzatore per riportare gli investitori alla realtà.
Per questo, l'esperto continua a mantenere un approccio molto cauto e ritiene che l'indice S&P 500 terminerà questo 2023 a 3.900 punti, ovvero con un calo di quasi il 5% rispetto all'ultima chiusura settimanale. "Il rischio-rendimento è scarso come lo è stato in qualsiasi momento durante questo mercato ribassista. La politica monetaria rimane in territorio restrittivo nel contesto di utili in riduzione", ha scritto.
Se Wilson non si aspetta un atterraggio morbido dell'economia statunitense, Christian Mueller-Glissmann, stratega di Goldman Sachs, lo ritiene possibile. Per questo, l'esperto ha aumentato il rating da Underperform a Neutral sull'azionario nei prossimi tre mesi. Tuttavia, ha precisato quanto sia importante la selettività, mettendo in guardia da un atteggiamento troppo entusasta. "Valutazioni più elevate e un sentiment di crescita più ottimista aumentano il rischio di drawdown azionari", ha detto.