JP Morgan Chase lancia l'allarme su Wall Street: l'eccessiva concentrazione del mercato azionario ricorda sempre più la
bolla delle dot-com e per questo aumenta il rischio di un sell-off. Gli strategist della big bank statunitense hanno scritto che la quota dei primi dieci titoli dell'indice MSCI USA, ivi comprese le azioni dei Magnifici Sette (Alphabet, Amazon, Apple, Meta Platforms, Microsoft, Nvidia e Tesla), ha raggiunto quasi il 30% alla fine di dicembre. Un livello, questo, di poco inferiore al picco storico del 33,2% di giugno 2000, quando stava per scoppiare la bolla dei titoli Internet. Gli esperti hanno aggiunto che solo 4 settori tra i primi 10 sono rappresentati nel benchmark, a fronte di una media storica di 6.
Wall Street: ecco perché JP Morgan cita le dot-com
Negli ultimi mesi i listini americani sono saliti alle stelle perché trainati soprattutto dai titoli tecnologici. Il rally di queste azioni sta scontando due fattori: le aspettative che la
Federal Reserve tagli i tassi di interesse durante l'anno in corso e il grande entusiasmo intorno all'intelligenza artificiale. Ma è davvero paragonabile l'epoca attuale con quella di 24 anni fa?
L'ambiente economico, politico e finanziario è ovviamente diverso, ma secondo gli operatori di mercato di JP Morgan le circostanze sono "molto più simili di quanto si possa pensare". A loro avviso, "il punto chiave è che mercati estremamente concentrati presentano un rischio chiaro e attuale per le azioni nel 2024. Proprio come un numero molto limitato di titoli è stato responsabile della maggior parte dei guadagni dell'MSCI USA, i drawdown nella top 10 potrebbero trascinare con sé i mercati azionari".
Gli strategist sottolineano anche che, rispetto al periodo della bolla dot-com, il premio di valutazione dei primi 10 titoli dell'MSCI USA è ancora più alto, sebbene allora vi fossero valutazioni significativamente più estreme. "Le valutazioni eccessive sono un indicatore che la concentrazione si sta avvicinando ai suoi limiti, richiedendo un de-rating", hanno affermato.
In definitiva, il team di JP Morgan Chase ritiene che ci sia una probabilità sempre più elevata che il mercato azionario americano più ampio sovraperformi i primi dieci titoli di Wall Street nel prossimo futuro. Se ciò dovesse avvenire, alla Borsa americana potrebbero "materializzarsi drawdown guidati dalla debolezza nella top ten".