Le azioni di Viaplay Group AB sprofondano alla Borsa di Stoccolma, bruciando oltre il 42% di capitalizzazione. A innescare il sell-off la dichiarazione da parte del rivale svedese di Netflix che potrebbe mettere in vendita l'intera azienda. Quella della vendita rientra tra le possibili operazioni strategiche che ultimamente la società di streaming ha considerato, insieme all'uscita da alcuni mercati e a una ricapitalizzazione.
Intanto, Viaplay sta pianificando di ridurre la forza lavoro di oltre il 25%, corrispondente a 1.691 dipendenti, mentre cerca di uscire dal pantano rappresentato da una valanga di debiti. Attualmente la società discute con i creditori per tentare un accordo sul finanziamento, ma la situazione non è facile. "Il gruppo bancario principale con cui lavoriamo è molto consapevole della situazione e sta esaminando il nostro profilo di cassa", ha detto Enrique Patrickson, Chief Financial Officer della società.
Anche dall'Amministratore delegato Jorgen Madsen Lindemann arrivano messaggi poco rassicuranti. "È un dato di fatto che le ipotesi sulla gamma di iniziative che abbiamo avuto, in particolare sull'espansione internazionale, non stanno funzionando. Vediamo anche che il nostro costo dei contenuti nei Paesi nordici sta in qualche misura superando i nostri ricavi", ha detto. La società con sede a Stoccolma ha polverizzato l'80% di market cap da inizio giugno, quando ha tagliato la guidance per il 2023 e ha sostituito il Ceo.
Il settore dello streaming in panne
Tutto ciò arriva mentre la società ha pubblicato i dati del secondo trimestre 2023, in cui ha riportato una perdita netta di 5,89 miliardi di corone svedesi, pari a 574 milioni di dollari. Il risultato negativo è scaturito, secondo la società, dal "perseguimento della crescita del volume degli abbonati a scapito del valore".
Il colosso di Los Gatos, California, ha introdotto lo scorso anno nuove iniziative per aumentare i guadagni, come la pubblicità e la repressione della condivisione delle password. Tuttavia, la mossa finora non si è rivelata troppo produttiva, sia per l'aumento della concorrenza, sia perché l'inflazione ha ridotto il budget di spesa da parte degli utenti. Secondo gli analisti, ci sono stati dei progressi, che però richiedono tempo per vederli tradotti nei risultati che si aspetta l'azienda.
Cosa pensano gli analisti
Tornando a Viaplay, gli operatori di mercato esprimono una certa preoccupazione per la piega che sta prendendo la situazione finanziaria dell'azienda, che in extrema ratio potrebbe decidere di chiudere bottega se non trova una via per uscire dalle sabbie mobili.
"Il programma di riduzione dei costi e la considerazione di opzioni strategiche sottolineano l'entità dei problemi di liquidità e finanziamento che l'azienda deve affrontare dopo un significativo deterioramento delle prestazioni finanziarie. L'emissione di nuove azioni potrebbe essere difficile", ha affermato Tom Ward, analista di Bloomberg Intelligence.