Tesla alla fine ha pagato pegno alla guerra dei prezzi innescata quest'anno per rilanciare la domanda delle auto. I margini di profitto del secondo trimestre sono scivolati, anche se la redditività è stata resiliente. La società comunque ha mantenuto l'obiettivo di vendere 1,8 milioni di veicoli nel 2023, lasciando aperte le porte per numeri più ambiziosi.
Gli investitori però hanno preso a vendere le
azioni Tesla nell'after hours di Wall Street, con il titolo che ha perso il 4,19%. Da inizio anno il titolo della casa di Austin ha registrato un
rally del 136,45% grazie a consegne record e alla rinascita del settore tecnologico.
Tesla: i numeri del secondo trimestre
Il margine di profitto lordo è stato uno dei dati più osservati nella trimestrale di giugno. Il risultato è stato di un calo al 18,2%, rispetto al 18,8% del primo trimestre e al 26,2% dello stesso periodo di un anno fa. Tuttavia, oltre che essere stato migliore rispetto alle attese degli analisti, il margine di Tesla è superiore a quello della maggior parte delle case automobilistiche.
L'Amministratore delegato della società,
Elon Musk, ha ribadito che l'azienda si è maggiormente concentrata sulle vendite piuttosto che sui margini nel breve termine e, se i tassi d'interesse dovessero riprendere a crescere,
taglierà nuovamente i prezzi delle auto in modo da compensare l'aumento dei costi di finanziamento per il consumatore.
Tesla ha realizzato anche un utile per azione rettificato di 91 centesimi, oltre gli 82 centesimi attesi dal consensus e al di sopra dei 76 centesimi di un anno fa. Mentre i ricavi sono saliti a 24,9 miliardi di dollari, segnando una crescita del 47% anno su anno e superando di circa 500 milioni le stime degli analisti. Dal punto di vista finanziario, il free cash flow è salito a 1 miliardo di dollari, rispetto ai 441 milioni di dollari del primo trimestre.
Trimestrale Tesla: la guidance
Elon Musk ha riferito che la produzione nel terzo trimestre segnerà una riduzione, per via di "rallentamenti estivi". Tuttavia, non ha fornito altri dettagli in merito. Il CEO però ha sottolineato che la politica di riduzione dei prezzi serve per rilanciare le consegne nell'ambito di un processo di crescita che nel tempo porterà la società a valere dieci volte in più del valore attuale. "Ha senso sacrificare i margini a favore della produzione di più veicoli perché pensiamo che in un futuro non troppo lontano avranno un drammatico aumento delle valutazioni", ha detto Musk.
In questo contesto, potrebbe avere un ruolo importante il Cybertruck, il nuovo pick-up elettrico uscito dalla linea di produzione nello stabilimento di Austin nei giorni scorsi. Tuttavia, per il mercato di massa non sarà disponibile prima del 2024, ha riferito la società, chiarendo che il prodotto in costruzione ora è in realtà un "prototipo in fase di rilascio e non in vendita". Le consegne quindi inizieranno verso la fine dell'anno in corso, ma non si conoscono ancora specifiche sul prezzo.
Per quanto riguarda il tema rovente dell'intelligenza artificiale, Musk ha fissato nuovi obiettivi, tra cui il software di guida autonoma e i robot umanoidi nelle aziende. Attualmente Tesla sarebbe in trattative con una grande casa automobilistica, di cui non ha rivelato il nome, per la concessione in licenzia della tecnologia sulla guida autonoma. "Una volta che i regolatori approvano la guida autonoma, il valore dei veicoli di Tesla aumenterebbe forse nel più grande cambiamento di passo della storia", ha sottolineato Musk.
Infine, il miliardario imprenditore ha annunciato che l'azienda spenderà entro la fine del 2024 oltre 1 miliardo di dollari per Project Doho, il supercomputer che gestirà una grande quantità di dati, compresi i video delle auto Tesla per la creazione di software di guida autonoma.