Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ordinato una nuova revisione della proposta di acquisizione di U.S. Steel da parte della giapponese Nippon Steel, dopo che l'accordo era stato bloccato dall'ex presidente Joe Biden. Vediamo cosa succede.
Trump: nuova revisione dell'acquisizione di US Steel da parte di Nippon Steel
Trump ha ordinato alla Commissione per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS) di riesaminare nuovamente l'acquisizione per “determinare se sia appropriata un'ulteriore azione in questa materia”, secondo un'azione presidenziale pubblicata ieri dalla Casa Bianca.
Ieri il titolo U.S. Steel è balzato di oltre il 16% a Wall Street in seguito alla decisione, chiudendo a 44,49 dollari per azione. Il tycoon ha dato alla commissione 45 giorni di tempo per presentare una raccomandazione sulla questione se le misure proposte da U.S. Steel e Nippon “siano sufficienti a mitigare qualsiasi rischio per la sicurezza nazionale”.
L’ex presidente Joe Biden a gennaio ha bloccato l'accordo da 14,9 miliardi di dollari, citando la potenziale minaccia alle catene di approvvigionamento critiche rappresentata dal passaggio di uno dei maggiori produttori di acciaio degli Stati Uniti sotto il controllo straniero.
Anche Trump si è opposto all'accordo, ma a febbraio ha ammorbidito la sua posizione durante un incontro con il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba. In quell'occasione Trump ha dichiarato che Nippon Steel avrebbe investito pesantemente in U.S. Steel piuttosto che acquistare l'azienda.
Nippon Steel - U.S. Steel: benefici per l'industria o rischi per i lavoratori?
Nippon Steel sostiene che l'acquisizione porterebbe benefici all'industria americana dell'acciaio, rafforzando le catene di approvvigionamento e contrastando la concorrenza cinese. Tuttavia, nonostante le promesse di Nippon di onorare gli accordi sindacali esistenti e di non procedere a licenziamenti o chiusure di impianti fino a settembre 2026, l'operazione continua a incontrare resistenze politiche e sindacali, con il sindacato United Steelworkers che esprime preoccupazioni riguardo alla sicurezza occupazionale e al futuro dell'industria siderurgica del Paese.