Acronimo di Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, TSMC è il più grande produttore di semiconduttori al mondo. L'azienda con sede a Hsinchu, Taiwan, è specializzata nella realizzazione di circuiti integrati e wafer ad alta tensione, a segnale misto e analogici. Fondata nel 1987, l'azienda ha numerosi impianti di produzione a Taiwan e negli Stati Uniti, vantando tra i suoi clienti società del calibro di Nvidia, Apple, Advanced Micro Devices, Qualcomm, Broadcom, Marvell e molti altri.
TSMC si è quotata alla Borsa di New York a ottobre del 1997, debuttando a un prezzo IPO di 24,78 dollari che, considerati i 12 split azionari effettuati tra il 1998 e il 2009, si è ridotto a circa 4 dollari. Oggi le azioni hanno una quotazione di 101,24 dollari, per una capitalizzazione di 525,07 miliardi di dollari (dati aggiornati al 14 gennaio 2024). Il titolo TSMC ha raggiunto un massimo storico a febbraio del 2021 a 145 dollari.
TSMC: come è andata l'attività negli ultimi 5 anni
Il settore dei semiconduttori ha subito profondi cambiamenti negli ultimi 5 anni. La pandemia ha messo il mondo produttivo di fronte a una carenza di offerta mentre la domanda cresceva a dismisura. Il boom della tecnologia che richiede l'utilizzo dei chip ha generato un'esplosione di domanda a cui i produttori hanno fatto enorme fatica a stare dietro. Tutte le attività tecnologiche di nuova generazione fanno un grande uso di questi prodotti: dalle auto elettriche ai computer, agli smartphone e a molti altri.
Negli ultimi due anni si è aggiunta l'intelligenza artificiale, per cui si è si è scatenata una concorrenza spietata nel settore dei chip legati proprio a questa nuova tecnologia. TSMC ha mantenuto nel tempo un ottimo tasso di crescita dei ricavi e dei profitti, con un leggero rallentamento nell'anno passato. Ma vediamo di seguito una tabella che raffigura le entrate complessive e gli utili in ogni trimestre e in ogni anno a partire dal 2019, nonché la redditività intesa come rapporto tra guadagni e fatturato per lo stesso periodo.
Si può vedere dai dati sopra che l'azienda ha raddoppiato il business nell’arco di un quinquennio, cambiando marcia nel 2020, quando è emersa la supply shortage dovuta alla pandemia. In quel periodo, la grande domanda e l'insufficienza di offerta hanno fatto salire i prezzi dei semiconduttori e conseguentemente aumentare i margini per TSMC. Nel 2023 c'è stato un lieve calo dettato soprattutto dal rallentamento del mercato dei PC e degli smartphone che, secondo le principali stime, dovrebbe riprendersi nella seconda parte del 2024.