L'intelligenza artificiale permette a Meta Platforms un incremento dei rendimenti pubblicitari del 32%. È quanto ha riferito l'Head of Global Business della società, Nicola Mendelsohn, nel corso del suo intervento al World Economic Forum di Davos. Il manager ha affermato anche che le inserzioni che si avvalgono della nuova tecnologia hanno ridotto il costo di acquisizione di circa il 17%, semplificando il processo di creazione delle campagne e risparmiando tempo prezioso. In sostanza, se prima erano necessari dai 15 ai 30 passaggi per impostare una campagna, ora è sufficiente un solo passaggio, sottolinea Mendelsohn.
Meta Platforms: l'intelligenza artificiale una grande svolta
Il colosso di Menlo Park ha vissuto un 2023 in cui l'intelligenza artificiale ha segnato una svolta decisiva del suo business. Meta oggi recita un ruolo di primo piano con il suo modello linguistico di grandi dimensioni LLaMA. "Dal punto di vista di Meta, possiamo essere un leader e un pioniere", ha detto Mendelsohn.
Inoltre, la società ha lanciato una serie di strumenti per gli inserzionisti che permettono alle aziende di creare immagini e testi in maniera più rapida. In pratica, è possibile generare immagini di sfondo per i prodotti, formulare testi e adattare in via automatica gli annunci alle piattaforme proprietarie di Facebook e Instagram.
Inoltre, Meta ha dato la possibilità a un ristretto numero di inserzionisti di provare AI Sandbox - lanciato a maggio - che permette l'accesso a nuove funzionalità della suite di strumenti di automazione delle inserzioni Meta Advantage e a tutta l'infrastruttura AI. Non solo. L'azienda ha anche dato vita a Meta Lattice, che aiuta le aziende a prevedere le prestazioni degli annunci.
Le azioni in Borsa
Il supporto dell'intelligenza artificiale è stato decisivo per determinare la straordinaria performance delle
azioni Meta alla Borsa di New York. Lo scorso anno il titolo ha quasi
triplicato il suo valore, riscattando un 2022 disastroso in cui la società ha perso quasi due terzi di capitalizzazione a causa del crollo della spesa pubblicitaria delle aziende per effetto dell'inflazione.
L'inizio del 2024 è sulla falsariga dello scorso anno, con le azioni che hanno guadagnato finora poco più del 4%. In questo momento le quotazioni sono arrivate a 368,37 dollari, poco lontane dal massimo storico conseguito a settembre 2021 di 384,33 dollari.