Oggi si è aperta ufficialmente la stagione delle trimestrali USA, con alcuni importanti istituti finanziari che hanno pubblicato i conti. A occupare la scena sono stati soprattutto i risultati di JP Morgan Chase e Wells Fargo, particolarmente attesi per capire quanto il taglio dei tassi di interesse eseguito dalla Federal Reserve abbia impattato sull'utile della loro gestione aziendale. Quello che si temeva alla vigilia era che il "core business" delle banche - determinato alla redditività netta da interessi - ne avrebbe risentito notevolmente minando il risultato finale.
L'attenzione era alta anche per la trimestrale di BlackRock, in particolare nell'ambito della raccolta, in un periodo in cui l'incertezza nei mercati finanziari è molto elevata per svariate ragioni. Vediamo quindi come sono andate le cose.
Trimestrali USA: risultati sorprendenti per JPMorgan
Nessuno forse si aspettava che il margine di interesse di JP Morgan avrebbe avuto un aumento nel terzo trimestre. Ciò assume molto valore in quanto tra le grandi banche, l'istituto guidato da Jamie Dimon è quello più esposto alla redditività netta da interessi. JP Morgan ha evidenziato un incremento del 3% a 23,4 miliardi di dollari, mentre gli analisti si aspettavano un leggero calo. La banca ha stimato un risultato di circa 92,5 miliardi di dollari per il 2024, migliorando la precedente previsione di circa 91 miliardi di dollari. Anche l'unità di investment banking si è mostrata molto forte, con un incremento delle commissioni del 31%. Tutto ciò ha compensato i maggiori accantonamenti della banca per le perdite su crediti.
L'Amministratore delegato Dimon però ha mantenuto un tono cauto: "abbiamo monitorato attentamente la situazione geopolitica per un po' di tempo, e gli eventi recenti dimostrano che le condizioni sono insidiose e stanno peggiorando", ha detto. "C’è una significativa sofferenza umana e l’esito di queste situazioni potrebbe avere effetti di vasta portata sia sui risultati economici a breve termine che, soprattutto, sul corso della storia".
Trimestrali USA: numeri migliori delle attese per Wells Fargo
A differenza di JP Morgan, Wells Fargo ha riportato nel terzo trimestre un calo del reddito da interessi, attestatosi a 11,69 miliardi di dollari (-11%). Gli analisti si aspettavano 11,87 miliardi di dollari. Tuttavia, i buoni risultati della gestione patrimoniale e i minori accantonamenti per le perdite su crediti hanno portato l'utile netto a superare le aspettative degli analisti. Il quarto più grande istituto finanziario americano ha infatti conseguito un profitto per azione di 1,52 dollari, a fronte di 1,28 dollari attesi dal consensus.
"Il nostro lavoro di rischio e controllo rimane la massima priorità", ha dichiarato l'Amministratore delegato Charlie Scharf. "La performance del credito è stata coerente con le nostre aspettative, la domanda di prestiti commerciali è rimasta tiepida, abbiamo assistito a una crescita dei saldi dei depositi in tutte le nostre attività".
BlackRock: la raccolta arriva a 11.500 miliardi di dollari
Nella presentazione dei dati trimestrali, BlackRock ha comunicato di aver raggiunto una raccolta complessiva di 11.500 miliardi di dollari grazie a un afflusso di ben 221 miliardi di dollari solamente nel trimestre di settembre. Con questi numeri l'azienda si consolida come il più grande gestore patrimoniale del mondo, nonché punto di riferimento per gli investitori in ambito azionario, obbligazionario e di altre classi di attività.
Anche sotto il profilo dei risultati di bilancio i numeri sono stati entusiasmanti, con un utile netto rettificato per azione aumentato del 5% su base annua a 11,46 dollari, molto oltre le attese degli analisti di 10,40 dollari.
I ricavi complessivi sono cresciuti del 15% a 5,2 miliardi di dollari per effetto dell'aumento delle commissioni di performance, delle commissioni di base e dell'impatto positivo dei mercati. "Stiamo sfruttando efficacemente la nostra tecnologia, le nostre dimensioni e la nostra presenza globale per ottenere una crescita redditizia", ha dichiarato il Ceo
Larry Fink.