Le tensioni tra il governo italiano e Stellantis potrebbero aumentare nei prossimi giorni, dopo che alcuni partiti della coalizione hanno chiesto all'esecutivo una convocazione dei vertici dell'azienda per rendere chiari i piani per il Paese. Le due parti sono ai ferri corti perché la casa automobilistica sta diminuendo la produzione in Italia in maniera preoccupante mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro. Le previsioni per quest'anno sono di un calo sotto quota 500 mila unità, rispetto alle 751 mila auto prodotte nel 2023. Ciò è dovuto a un forte rallentamento della domanda, soprattutto in relazione ai veicoli elettrici, nonché alla riorganizzazione delle fabbriche prima dell'introduzione di nuovi modelli.
Secondo il documento inviato dalle forze politiche della maggioranza a Palazzo Chigi, verrebbe richiesto tra l'altro a Stellantis di fornire dati dettagliati sui licenziamenti volontari dei lavoratori presso gli stabilimenti italiani. Per questo si attende la testimonianza in Parlamento dell'Amministratore delegato della società franco-italiana Carlos Tavares davanti alla Commissione per le attività economiche.
Il governo punta a una produzione annua che superi 1 milione di unità, come avvenne nel 2017, ed è per questo che da oltre un anno si spendono colloqui anche molto accesi tra le due sponde. Tuttavia, al momento non si è giunti a un compromesso e le condizioni affinché ciò possa accadere sembrano distanti.
Stellantis: la riorganizzazione manageriale
Mentre un nuovo scontro tra Roma e Stellantis potrebbe essere in corso di maturazione,
l'azienda riorganizza il management. L'obiettivo è quello di rilanciare il business dopo il profit warning della scorsa settimana e l'alert su una riduzione della cassa fino a 10 miliardi di euro per l'intero 2024 (
Azioni Stellantis: quali impatti a Piazza Affari con profit warning?).
La novità più importante riguarda la sostituzione dell'attuale direttore finanziario Natalie Knight con Drug Ostermann, che vanta quasi un ventennio di esperienza nel settore finanziario e nell'industria automobilistica. Il rimpasto prevede anche:
- Antonio Filosa - attuale Ad del marchio Jeep - nel ruolo di Chief operating officer per il Nord America al posto di Carlos Zarlenga, che riceverà un altro incarico non ancora svelato;
- Gregoire Olivier, che assumerà la carica di Chief operating officer per la Cina;
- Santo Ficili, nuovo Chief executive officer di Maserati e Alfa Romeo, nonché membro del Top Executive Team;
- Jean-Philippe Imparato che, oltre a mantenere il ruolo di CEO di Pro One, viene nominato Chief operating officer Enlarged Europe, succedendo a Uwe Hochgeschurtz, il quale lascerà l’azienda.
Stellantis ha anche confermato che sta lavorando per individuare il successore di Tavares alla guida dell'azienda, quando il top manager terminerà il suo mandato all'inizio del 2026. Il processo formale è guidato da un Comitato Speciale del Consiglio di amministrazione presieduto da John Elkann.
"In questo momento darwiniano per l’industria automobilistica, il nostro dovere e la nostra responsabilità etica sono di adattarci e prepararci per il futuro, agendo meglio e più velocemente dei nostri concorrenti, per offrire una mobilità sostenibile, sicura e accessibile", ha affermato Tavares nel comunicato che annuncia la riorganizzazione del management. "I nuovi membri del leadership team contribuiranno alla determinazione di tutta la quadra nell’affrontare le sfide future, rafforzando e accelerando il nostro percorso di trasformazione per diventare la mobility tech company di riferimento".
Il presidente Elkann ha sottolineato come Tavares abbia ottenuto il sostegno del Cda, che ha votato all'unanimità le modifiche del management. "Siamo fiduciosi che i passi intrapresi per semplificare l'organizzazione rafforzeranno la nostra squadra di vertice che è impegnata a riportare le performance della Società ai vertici del settore", ha affermato.