Snam ha presentato conti per i primi nove mesi dell'anno che mostrano una crescita rispetto al 2022, grazie a un sistema energetico più solido con il rigassificatore di Piombino e il riempimento record degli stoccaggi di gas (oltre il 99%). Un importante aspetto è anche rappresentato dalla finanza sostenibile, che rappresenta circa l’80% del totale, e gli investitori ESG oltre il 47% degli istituzionali.
“I risultati dei primi nove mesi mostrano la solidità del Gruppo e il ruolo di primo piano svolto nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti in uno scenario globale incerto e in costante evoluzione. Abbiamo incrementato i nostri investimenti tecnici su progetti infrastrutturali fondamentali per contribuire alla resilienza e alla transizione del sistema energetico del Paese, che oggi è in una condizione adeguata ad affrontare la stagione invernale", ha affermato l'Amministratore delegato di Snam, Stefano Venier.
Sul fronte della transizione energetica, il CEO ha rimarcato l'impegno a "realizzare investimenti importanti e a sviluppare progetti rilevanti come quello di SoutH2Corridor e per la Carbon Capture and Storage, a Ravenna, il cui ruolo chiave è stato riconosciuto anche nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima".
Le
azioni Snam salgono dell'1% a 4,42 euro nei primi scambi a Piazza Affari.
Trimestrale Snam: i dettagli dei conti per i primi nove mesi del 2023
Nel periodo da gennaio a settembre dell'anno in corso, la compagnia energetica italiana ha realizzato ricavi per 2,81 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto ai 2,4 miliardi dello stesso periodo del 2022. Nel dettaglio:
- i ricavi dei business della transizione energetica hanno evidenziato un +63,6% a 286 milioni di euro;
- i ricavi regolati con riferimento alle infrastrutture gas hanno segnato un +7,8% a 146 milioni di euro;
- i ricavi non regolati hanno invece subìto una contrazione del 29,1% a 23 milioni di euro .
L'utile netto adjusted è risultato di 942 milioni di euro, +1,1% anno su anno, per effetto di una solida performance operativa solo in parte compensata dall'aumento degli oneri finanziari e delle tasse.
Il gruppo ha effettuato investimenti per 1,23 miliardi di euro, in contrazione rispetto agli 1,31 miliardi dei primi nove mesi dello scorso anno. Gran parte della cifra sborsata quest'anno (1,14 miliardi di euro) fa riferimento agli investimenti tecnici relativi al settore del trasporto, alla rigassificazione e allo stoccaggio. Il resto si riferisce alla transizione energetica (73 milioni) e all'acquisizione del 49,9% di SeaCorridor per 410 milioni di euro.
Il free cash flow ha evidenziato un calo di 1,43 miliardi di euro per effetto dell'assorbimento di cassa derivante dall'attesa dinamica del capitale circolante connessa all'attività di bilanciamento e dai maggiori crediti per ecobonus. L'indebitamento finanziario è aumentato di 2,41 miliardi di euro rispetto alla fine dello scorso anno, raggiungendo quota 14,33 miliardi di euro.
Guidance e dividendi
Riguardo l'intero anno 2023, la società ha confermato gli obiettivi finanziari. In particolare è previsto un utile netto adjusted di 1,1 miliardi di euro, oltre a investimenti per 2,1 miliardi (1,9 miliardi su infrastruttura gas e 200 milioni per la transizione energetica) e a un livello del debito netto corrispondente a 15,5 miliardi di euro.
Tenuto conto dei risultati conseguiti e sulla base della previsione per l'intero anno, il Consiglio di Amministrazione di Snam ha deciso per una distribuzione dell'acconto sul dividendo 2023 pari a 0,1128 euro per azione, con stacco della cedola il 22 gennaio 2024 e pagamento a partire dal 24 gennaio.