I riflettori sono tutti puntati sulla trimestrale di Nvidia: la società diventata il simbolo della rivoluzione-AI riuscirà, ancora una volta, a polverizzare le attese?
Con l’espressione “Mic Drop” si indica il gesto di far cadere intenzionalmente il microfono alla fine di un'esibizione o di un discorso per segnalare il trionfo. In senso figurato, si tratta del riconoscimento di una vittoria schiacciante condito da un atteggiamento di vanagloria nei confronti della propria performance.
Un “Mic Drop” è proprio quello che gran parte degli operatori si attende con la pubblicazione dei conti di Nvidia: performance decisamente migliori delle attese che aiutino a dimenticare le incertezze che hanno accompagnato i numeri degli altri titoli facenti parte delle Magnifiche 7 (in linea generale si è registrata una certa difficoltà a tramutare i fortissimi investimenti dell'AI in utili).
Trimestrale Nvidia: Dan Ives è decisamente ottimista
Per conoscere i risultati di Nvidia occorrerà attendere domani, quando, dopo la chiusura delle contrattazioni, il colosso di Santa Clara ha in programma la diffusione dei risultati e la call con gli analisti.
Dan Ives, analista di Wedbush, ritiene che ci troviamo davanti all’evento più importante del 2024: “riteniamo che si tratti della settimana più importante per il mercato azionario di quest'anno e potenzialmente da anni a questa parte”. I dati elaborati da Citi assegnano alla pubblicazione della trimestrale di Nvidia una capacità di “muovere” lo S&P 500 dell’1,3%, la stessa forza tellurica che a settembre, quando con tutta probabilità andrà in scena il primo taglio dal 2020, è assegnata alla riunione della Fed.
Il nervosismo degli operatori è ben sintetizzato dall’andamento delle azioni Nvidia, passate in pochi mesi dai massimi storici in area 140 dollari a un minimo intraday a 90$ lo scorso 5 agosto.
Ives, che paragona il contesto attuale all’avvento di internet nel 1995 (e non alla bolla tecnologica del 1999), si aspetta una performance da “Mic Drop” alla luce del fatto che i chip Nvidia, utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale generativa da quasi tutte le principali aziende tecnologiche, sono “il nuovo petrolio e l'oro di questo mondo”. Nvidia è anche l'unica azienda, evidenzia l’esperto, con 1.000 miliardi di dollari di spese in conto capitale destinate all'AI nei prossimi anni, il che la pone in una posizione di vantaggio rispetto ai suoi concorrenti.
Le attese del mercato
Per il trimestre, il fatturato di Nvidia dovrebbe segnare un nuovo massimo storico a 28,7 miliardi di dollari, oltre il 100% in più rispetto al pari periodo 2023 (26 miliardi nei primi tre mesi, +262% a/a) mentre l’ultima riga di conto economico è stimata di poco sotto i 15 miliardi a 14,98 miliardi. A livello di utile per azione, la trimestrale di Nvidia dovrebbe evidenziare un dato a 0,65 dollari.
“Sarei stupito se non rispettassero le stime per il trimestre e se non aumentassero la view sul prossimo", riferisce Brian Colello, strategist di Morningstar. Charlie Chan di Morgan Stanley ritiene che i conti “dissiperanno le preoccupazioni e favorirà una ripresa del prezzo delle azioni per l’intera filiera dell’intelligenza artificiale”.
Grande attenzione sarà riservata alle notizie riguardanti l’uscita dei nuovi chip Blackwell, il cui ritardo potrebbe ostacolare la fenomenale crescita della società guidata dal Ceo Jen-Hsun Huang. Decisamente ottimisti sui prossimi risultati, con una stima di fatturato superiore alla soglia dei 30 miliardi di dollari, gli analisti di HSBC hanno recentemente affermato di non prevedere "alcun rischio di ribasso materiale" per i guadagni della società nel 2025 e nel 2026 a causa del ritardo del chip Blackwell.
“Nonostante il ritardo di Blackwell, ovvero l’architettura GPU di nuova generazione, possa portare una certa volatilità nel breve termine, ci aspettiamo che i commenti del management abbinati ad alcuni dati sulla supply chain possano rafforzare la fiducia sulle prospettive degli utili di Nvidia per l’intero esercizio 2025”, commentano gli esperti di Goldman Sachs.
E se i conti deludessero?
Quest’ultimo elemento, insieme a risultati che non riuscissero ad impressionare gli operatori, potrebbero innescare una correzione del titolo e dell’intero mercato, che nell’ultimo anno e mezzo abbondante è stato sorretto dalle attese su quella che sarà la rivoluzione-AI.
All’insegna della cautela il commento che arriva da Michael Schulman, Chief investment officer di Running Point Capital: “siamo di fronte alla legge dei grandi numeri: una volta che un'azienda raggiunge una certa dimensione, non può fisicamente mantenere la stessa crescita".
“Se i conti della trimestrale di Nvidia dovessero deludere in qualche modo - è il parere di Dec Mullarkey, Amministratore delegato di SLC Management - questo potrebbe portare a una correzione ed a ricadute piuttosto significative". “Se Nvidia dovesse deludere, gli investitori venderanno tutte le aziende del settore AI", gli fa eco Daniel Morgan, senior portfolio manager di Synovus Trust.
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