Netflix continua l'ottimo momento di forma a Wall Street e piazza un rialzo di oltre 3 punti percentuali nelle contrattazioni after hours dopo la presentazione della trimestrale. L'azienda ha riportato risultati migliori del previsto, citando gli abbonamenti e la pubblicità come fattori determinanti per la brillante performance.
Tuttavia, questa è la prima volta che il colosso americano dello streaming non divulga i dati trimestrali degli abbonati, in quanto ritiene giusto concentrarsi sui ricavi e su altre metriche finanziarie per indicare le performance dell'azienda. Ad ogni modo, alla fine di gennaio la società ha aumentato i prezzi, portando il piano standard a 17,99 dollari al mese, quello supportato dalla pubblicità a 7,99 dollari e il piano premium a 24,99 dollari.
Secondo il co-CEO
Greg Peters, "non c'è stato alcun cambiamento significativo nel comportamento dei clienti", il che potrebbe essere un sollievo per Wall Street, ultimamente preoccupata che le politiche commerciali del presidente degli Stati Uniti
Donald Trump spingeranno i consumatori a riconsiderare la spesa per i servizi di streaming. "Ci aspettiamo davvero che la domanda rimanga forte", ha aggiunto Peters.
L'altro Amministratore delegato dell'azienda, Ted Sarandos, ha dichiarato che Netflix è rimasta concentrata su ciò che può controllare. "Migliorare il valore dell'intrattenimento domestico è davvero importante per le famiglie dei consumatori nelle economie difficili e Netflix è un valore enorme in termini assoluti e certamente in termini competitivi", ha detto.
Netflix: i numeri della trimestrale
Nei primi tre mesi del 2025, Netflix ha riportato entrate complessive per 10,54 miliardi di dollari, in crescita del 12,49% rispetto ai 9,37 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo del 2024. Il risultato è leggermente superiore alle aspettative degli analisti di 10,52 miliardi di dollari. La crescita dei ricavi è dovuta principalmente all'aumento dei soci e dei prezzi, superando la guidance dell'azienda. Da notare che le entrate di UCAN (USA e Canada) sono cresciute solo del 9% su base annua, a causa di un impatto solo parziale della variazione di prezzo, del mix di piani e dell'assenza di entrate pubblicitarie dalle partite della NFL del giorno di Natale.
Il reddito operativo dell'azienda è aumentato del 27,38% su base annua a 3,35 miliardi di dollari (31,78% del fatturato). L'utile netto nello stesso periodo è passato da 2,33 a 2,89 miliardi di dollari, registrando un progresso del 24,03%. Il risultato per azione in versione diluita si è attestato a 6,61 dollari, battendo nettamente le stime del consensus (5,71 dollari).
Nel primo quarto 2025, il free cash flow è stato di 2,7 miliardi di dollari rispetto ai 2,1 miliardi di dollari del medesimo periodo dell'anno precedente. Il debito lordo si è attestato a 15,1 miliardi di dollari, mentre l'azienda dispone di disponibilità liquide e mezzi equivalenti di 7,2 miliardi di dollari.
La guidance
Nel secondo trimestre 2025, Netflix prevede una crescita dei ricavi del 15%, grazie alle recenti variazioni di prezzo e alla continua crescita degli abbonamenti e dei ricavi pubblicitari. Stima inoltre un margine operativo del 33%, con un miglioramento di circa 6 punti percentuali anno su anno. Considerando l'intero 2025, la società si aspetta un fatturato compreso tra 43,5 e 44,5 miliardi di dollari, il che presuppone una "sana crescita dei membri, prezzi di abbonamento più elevati e un raddoppio approssimativo dei ricavi pubblicitari". Il margine operativo è previsto al 29%.