Trimestrale di Enel in focus: oggi pomeriggio il colosso energetico italiano alzerà il velo sui numeri del trimestre che va da aprile a giugno. In rialzo di circa 24 punti percentuali da inizio anno, le azioni Enel in attesa della trimestrale, e con il FTSE Mib che sale di un quarto di punto percentuale, guadagnano lo 0,56% portandosi a 6,232 euro. Dopo l’acconto distribuito a gennaio, lunedì 24 luglio il titolo Enel ha staccato la cedola di 0,2 euro quale saldo del dividendo complessivo relativo all’esercizio 2022.
Prima dell’avvio degli scambi sono arrivati i numeri della spagnola Endesa, controllata da Enel al 70%: la società ha registrato un aumento dell’utile netto rettificato del 20% ed una contrazione dei ricavi, legata al calo dei prezzi e ad una minore domanda di energia, dell’11,6% a 13,12 miliardi. La società ha confermato l’outlook 2023, che prevede un utile “adjusted” compreso tra 1,4 e 1,5 miliardi di euro.
Trimestrale Enel: le attese degli analisti
Nel tardo pomeriggio di oggi, 26 luglio, Enel comunicherà i risultati del secondo trimestre 2023. Dopo i picchi registrati un anno fa, anche nel secondo trimestre abbiamo assistito ad un’ulteriore riduzione dei prezzi dell’elettricità e del gas, con la domanda che ha evidenziato una riduzione di circa 5 punti percentuali.
Per la trimestrale di Enel, gli analisti di WebSim Intermonte nel confermare la valutazione sul titolo dell’utility guidata da Flavio Cattaneo ad “interessante”, hanno detto di attendersi un deciso miglioramento dei margini: l’Ebitda ordinario è visto in aumento del 27% a 4,84 miliardi di euro, l’Ebit dovrebbe segnare un +54% a 2,992 miliardi mentre il reddito netto ordinario dovrebbe segnare un +114% a 1,42 miliardi.
Enel, rilevano gli esperti di Intermonte, “dovrebbe confermare le indicazioni per il 2023, che prevedono un Ebitda ordinario compreso tra 20,4 e 21,0 miliardi di euro e un reddito netto ordinario nel range 6,1-6,3 miliardi di euro. Le spese finanziarie nette per il 2023 sono stimate intorno a 3,1 miliardi di euro, mentre la quota delle minoranze sul reddito netto totale è prevista al 15%. Le stime attuali indicano un potenziale miglioramento delle attività domestiche, in particolare a causa della scadenza del recupero delle sovvenzioni”.
Equita Sim (“buy” con target price a 6,9 euro) stima l’Ebitda ordinario a circa 4,89 miliardi di euro (+28% annuo), un utile netto ordinario pari a 1,52 miliardi (679 milioni registrati nel 2022). La posizione finanziaria netta potrebbe subire un peggioramento a causa della stagionalità nel circolante e dal “cash-in” delle cessioni effettuate. Nel complesso, la Sim si aspetta “una trimestrale positiva” poiché la società potrebbe “ancora beneficiare del percorso di normalizzazione dei margini retail e della stabilizzazione delle produzioni renewables in Europa (Hydro)”. Nel complesso, la valutazione positiva sul titolo è giustificata da un profilo “ancora attractive grazie all’esposizione rinnovabili, alla posizione lunga clienti e alla stabilizzazione dei margini retail e dello scenario regolatorio”.
Recentemente, indicazioni positive arrivano anche da UBS che, in scia del processo di derisking, ha confermato la raccomandazione di acquisto e alzato il prezzo obiettivo da 6,4 a 7 euro, e da Mediobanca Securities, che ha ribadito il giudizio “outperform” e detto di attendersi, sui sei mesi, l’Ebitda a 10,2 miliardi e l’utile netto a 2,914 miliardi (+72% reported e +38% adjusted).
A livello generale, il consenso degli analisti è per un fatturato del secondo trimestre a 24,38 miliardi di euro, per un Ebitda a 4,84 miliardi ed un utile netto di 1,36 miliardi. Nel semestre invece giro d’affari, margine lordo e utile sono rispettivamente stimati a 50,79, a 10,3 ed a 2,88 miliardi (Consenso sito Enel).
Azioni Enel: il consenso Bloomberg
Il consenso Bloomberg sulle azioni Enel è particolarmente positivo: su 26 analisti che seguono il titolo, oltre il 90% (24 esperti), consigliano di acquistare. I restanti giudizi sono equamente divisi tra “hold” e “sell”. Il prezzo obiettivo è fissato a 7,33 euro, con un rialzo potenziale rispetto ai livelli attuali di circa 17 punti percentuali.
Dismissioni Enel: Australia e Cile in focus
Nell’ambito del piano strategico al 2025, che prevede un debito netto in discesa già nel 2023 grazie a dismissioni pari a 21 miliardi di euro, Enel il 13 luglio ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Inpex per la cessione del 50% delle due società che possiedono le attività del Gruppo in Australia (Enel Green Power Australia Pty Ltd ed Enel Green Power Australia Trust, detenute da EGP) per un corrispettivo complessivo di circa 400 milioni di euro di enterprise value, di cui circa 140 milioni di euro in debito.
Il giorno prima, tramite un comunicato era stata annunciata la firma di un accordo per la vendita a Sonnedix di un portafoglio di impianti fotovoltaici in Cile del valore di circa 504 milioni di euro.