L'impasse sul tetto al debito USA sta creando non poche ansie ai mercati finanziari, che
temono un mancato accordo da qui alla cosiddetta data-X, ossia al giorno in cui il Tesoro statunitense non avrà più liquidità per finanziare la spesa pubblica. I colloqui tra il presidente degli Stati Uniti
Joe Biden e i Repubblicani continuano per cercare di trovare un compromesso per innalzare il debito da 31.400 miliardi di dollari, ma la distanza tra democratici e repubblicani è ancora parecchia. Oggi è previsto un nuovo incontro, sebbene ci sono poche speranze che sia quello risolutivo.
Negli ultimi giorni segnali positivi sono arrivati dalla disponibilità di
Biden a trattare sul taglio alla spesa pubblica chiesto dai Repubblicani, mentre la destra americana appare più ammorbidita sul fronte della richiesta di cancellazione degli incentivi green. Su quest'ultimo aspetto la Casa Bianca non transige. La lotta ai combustibili fossili tramite forme di stimolo alla transizione energetica rappresenta un caposaldo dell'
Inflation Reduction Act e pertanto non vi sono margini di discussione. Quanto ai tagli alla spesa, il terreno di scontro è meno impervio: si tratta solo di accordarsi sul quantum. Tuttavia, il tempo stringe. Il 1° giugno è la data-X e il nervosismo dei mercati aumenta, quantunque la storia insegni che alla fine un compromesso si riuscirà a mettere su carta.
Tetto al debito USA: ecco cosa succederà ai mercati azionari
Il danno innescato da questa situazione di stallo potrebbe essere ingente. Secondo Michael Wilson, Chief investment officer di Morgan Stanley, le azioni a Wall Street rischiano di essere sottoposte a brusche oscillazioni. Lo strategist, che da oltre un anno è una delle voci più ribassiste tra gli esperti di mercato, ritiene che anche se il tetto al debito USA fosse alzato, il caos potrebbe "comprimere la liquidità e portare l'S&P 500 al ribasso, data la sensibilità dell'indice ai cambiamenti nella liquidità nella storia recente".
L'esperto avverte che l'impatto sulle azioni statunitensi viene rapportato alle aspettative di crescita economica e degli utili societari. Fino ad ora le trimestrali hanno riportato risultati migliori rispetto alle previsioni, ma Wilson è pessimista sui profitti dell'intero anno a causa del rallentamento della crescita economica. "Il mercato si sta preparando per ulteriori delusioni macroeconomiche e sugli utili", ha detto.
Quali titoli sono più a rischio e quali invece quelli a cui far più affidamento? Secondo un'analisi storica di Morgan Stanley relativamente al comportamento delle azioni a Wall Street durante le discussioni sul tetto al debito, è emerso che gli investitori si tengono alla larga dai finanziari, mentre i titoli dell'energia e dei servizi di pubblica utilità sono risultati più performanti rispetto agli altri. A seguito di una risoluzione sul tetto al debito, hanno ottenuto buoni risultati anche le azioni nel settore tecnologico, dell'assistenza sanitaria, dei beni di consumo di base e anche quelle che distribuiscono dividendi in crescita.