Un primo trimestre da record per Tesla: grazie ai recenti sconti, le consegne di auto nei primi tre mesi dell’anno hanno evidenziato un incremento del 4% nel confronto con i tre mesi precedenti ed un rialzo di oltre 35 punti percentuali rispetto ad un anno fa (il target ufficiale è di un +50%).
Tra gennaio e marzo il produttore di veicoli elettrici ha consegnato 422.875 auto, contro un consenso medio rilevato da Bloomberg di poco superiore alle 421 mila unità. Un spinta è arrivata dal recente taglio dei prezzi, il secondo da inizio anno ( Auto elettriche: Tesla taglia ancora i prezzi e BYD perde 18 miliardi). “Con quello che sta succedendo a livello macro, si tratta di numeri decisamente positivi”, ha detto Ben Kallo, analista di Robert W. Baird.
Nonostante la forte scontistica applicata, dei due modelli più costosi, il Model S ed il Model X, sono stati consegnati 10.695 pezzi, il livello minore dal terzo trimestre 2021. “Le consegne sono state in linea con le previsioni, ma è stata una delusione rispetto ai numeri di cui si sentiva parlare”, ha riferito Gene Munster, managing partner di Deepwater Asset Management. Per rispettare l’obiettivo di una una crescita del 50%, “nel resto dell’anno ci dovrà essere un aumento ancora superiore”.
Dopo il +6,2% venerdì, in avvio di settimana le azioni Tesla scendono del 3,6% portandosi di poco sotto i 200$ (199,95$). Nelle ultime cinque giornate il titolo ha segnato un -3,6% mentre il saldo 2023 segna uno stupefacente +62,4%. .
Tesla: dopo gli sconti, il focus è sui margini
Nonostante a fine gennaio l'Amministratore delegato Elon Musk abbia fatto sapere che il totale degli ordini era doppio rispetto alla capacità produttiva, i numeri diffusi ieri hanno evidenziato una decelerazione della domanda negli ultimi due mesi.
"Il continuo eccesso di produzione rispetto alle consegne manterrà vivo il dibattito sull'elasticità dei prezzi rispetto alla debolezza generale della domanda", ha rilevato in una nota Philippe Houchois, analista di Jefferies (che sulle azioni TSLA ha una valutazione “buy”). Indicazioni simili quelle arrivate da Jeffrey Osborne, analista di TD Cowen, secondo cui i numeri arrivati dalla società californiana sono "in linea" con le stime anche se la produzione ha nuovamente superato le consegne.
Con i primi tre mesi del 2023, salgono a quattro i trimestri consecutivi in cui le auto prodotte superano il totale delle consegne: anche se il fenomeno è in riduzione e nel giro di qualche mese, anche grazie alla scontistica applicata, potrebbe azzerarsi, questo continuo incremento degli stoccaggi potrebbe portare ad una minore produzione.
Dopo il taglio dei prezzi, oltre all’andamento delle vendite, occorrerà monitorare con grande attenzione anche l’andamento dei margini. Archiviati i numeri relativi le consegne, “gli operatori -ha riferito Kallo- inizieranno molto presto a pensare all’andamento dei margini nel primo trimestre: il focus è rappresentato sull’impatto che i tagli dei prezzi avranno sui margini”. Secondo il consenso, i margini lordi del primo trimestre 2023 saranno di poco superiori al 20%, in calo rispetto al 29% circa del primo trimestre 2022.