Il Bitcoin ha iniziato la settimana in grande spolvero portandosi a 64.000 dollari, massimo di due settimane. Gli investitori non sono rimasti particolarmente entusiasmati dall'attesissimo pacchetto di stimoli fiscali cinesi e quindi hanno preferito spostare liquidità dalle azioni alle criptovalute.
Il mercato aveva chiesto a gran voce a Pechino misure fiscali corpose a sostegno del rally azionario innescato a settembre dal blitz delle autorità monetarie. Tuttavia, il briefing del Ministero delle Finanze del fine settimana ha promesso un supporto maggiore all'economia e al settore immobiliare, ma non è sceso nei dettagli dal punto di vista delle cifre come si aspettavano gli investitori. Tra l'altro, non si trovano nel pacchetto incentivi per risvegliare i consumi, che negli ultimi anni hanno rappresentato l'anello debole dell'economia cinese.
"I mercati stanno probabilmente prendendo uno stimolo cinese deludente come una notizia positiva per il Bitcoin, poiché si ritiene che la rotazione dal Bitcoin alle azioni cinesi abbia precedentemente pesato sui prezzi delle criptovalute", ha affermato Caroline Mauron, co-fondatrice di Orbit Markets, un fornitore di liquidità per il trading di derivati su asset digitali.
Bitcoin: altri tre fattori positivi che rilanciano le quotazioni
Il balzo del
Bitcoin è stato sostenuto anche da altri tre fattori che in questo momento fanno da catalizzatori per il prezzo della criptovaluta.
Il primo riguarda
la corsa alle presidenziali USA di novembre. Negli ultimi giorni sono salite le quotazioni di
Donald Trump nei sondaggi rispetto alla candidata democratico Kamala Harris. Una maggiore probabilità di vittoria del leader repubblicano è considerata positiva per il Bitcoin in quanto il tycoon ha intenzione di attuare politiche a favore di tutto il settore crittografico. Alcune settimane fa Trump ha sbandierato l'obiettivo di fare degli Stati Uniti il centro mondiale per le criptovalute, minacciando il licenziamento di alcuni personaggi come il presidente della
Securities and Exchange Commission, Gary Gensler, considerati nemici degli asset digitali.
L'altro fattore che ha innescato acquisti sul Bitcoin è la notizia che l'ex exchange di criptovalute Mt. Gox ha posticipato di un anno, al 31 ottobre 2025, la scadenza per il rimborso dei creditori dei Bitcoin intrappolati a seguito del fallimento avvenuto un decennio fa. Secondo le stime di Arkham Intelligence, la cifra ammonterebbe a circa 2,9 miliardi di dollari. Tutto questo significa che i creditori dovranno aspettare prima di vendere eventualmente i loro asset; di conseguenza, per ora non aumenta l'offerta di Bitcoin rispetto alla domanda e il prezzo ne trae vantaggio. "Il recente miglioramento dei sondaggi su Trump amplificherà la ricettività del mercato, mentre le buone notizie come il piano di rimborso ritardato di Mt. Gox saranno accolte più positivamente", ha affermato Benjamin Celermajer, co-chief investment officer dela società di investimento australiana focalizzata sulle criptovalute Magnet Capital.
A giudizio di Sean Farrell, responsabile della strategia sugli asset digitali di Fundstrat Global Advisors LLC, c'è anche un fattore statistico che sostiene il Bitcoin in questo periodo. "I dati storici suggeriscono che la forza stagionale di ottobre nei mercati delle criptovalute è tipicamente ponderata verso la seconda metà del mese", ha scritto in una nota l'esperto.