Oggi sono arrivati i tanto attesi risultati di Intesa Sanpaolo: il colosso bancario italiano ha annunciato numeri del primo trimestre 2023 che sono risultati migliori delle stime. Buone nuove anche dalla guidance sull’intero esercizio, migliorata rispetto a quanto annunciato in precedenza.
Risultati Intesa Sanpaolo: utile netto del primo trimestre sfiora i 2 miliardi di euro
I risultati del primo trimestre 2023 di Intesa Sanpaolo hanno superato le aspettative del mercato: l’utile netto nei primi tre mesi dell’anno si è attestato a 1,956 miliardi di euro (consenso 1,54 miliardi), in deciso aumento rispetto agli 1,076 miliardi messi a segno nel quarto trimestre 2022 ed agli 1,043 miliardi del pari periodo 2022.
Come già visto nel caso degli altri istituti di credito, la spinta è arrivata da proventi operativi che, nel confronto con il quarto trimestre 2022 e con i primi tre mesi dello stesso anno, hanno rispettivamente messo a segno un +6,9 ed un +11,9% spingendosi sopra quota 6 miliardi (6,057 miliardi). Gli interessi netti hanno registrato un +6,2% trimestrale ed un +66,3% tendenziale mentre le commissioni nette hanno evidenziato un -3,8 ed un -6,6 per cento.
Menzione particolare meritano i costi operativi, scesi rispetto al trimestre precedente del 19% a 2.536 milioni di euro, a seguito di una diminuzione del 18,8% per le spese del personale, del 25,5% per le spese amministrative e del 3,5% per gli ammortamenti.
L’esposizione verso la Russia fa registrare un’ulteriore riduzione, diminuita di circa il 70% (oltre 2,5 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa allo 0,2% dei crediti a clientela complessivi del Gruppo. I crediti cross-border verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2.
Rispetto a fine dicembre 2022, lo stock di crediti deteriorati diminuisce del 2,1% al netto delle rettifiche di valore e aumenta dell’1,2% al lordo, con un’’incidenza dei crediti deteriorati sul totale all’1,2% al netto delle rettifiche di valore e al 2,4% al lordo (1 e 2% utilizzando la metodologia adottata dall’EBA). Il livello di copertura specifica dei crediti deteriorati a fine marzo si attestava al 50%, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 70%. A livello patrimoniale, il CET1 a regime si attesta al 13,7% (13,5% a fine 2022).
Intesa Sanpaolo: utile 2023 visto a 7 miliardi, i 4 fattori trainanti
Intesa Sanpaolo prevede di confermare le attuali performance anche in futuro grazie a quattro fattori:
- una redditività “resiliente”;
- una “solida” patrimonializzazione;
- lo status di Banca a “zero NPL”;
- l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi.
“La formula del Piano di Impresa 2022-2025 è confermata e le relative iniziative industriali sono ben avviate, con una prospettiva di chiaro e forte rialzo per l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025 derivante dall’aumento dei tassi di interesse”, riporta la nota dell’istituto bancario.
Per l’anno corrente, Intesa Sanpaolo si attende un “significativo” aumento del risultato della gestione operativa, derivante dalla crescita dei ricavi, trainati dagli interessi netti (interessi netti nel 2023 attesi pari a oltre 13 miliardi di euro), e da un continuo focus sul cost management, e un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti. Alla luce di tutto questo, l’utile netto nell’anno corrente è visto a circa 7 miliardi di euro. Il payout ratio cash è stato confermato al 70% dell'utile netto.
“Tenendo presente il dividendo di maggio, la seconda tranche del buy back, e l'acconto dividendo di novembre, quest'anno potremo distribuire ai nostri azionisti 5,8 miliardi di euro”, ha dichiarato il Ceo di Intesa, Carlo Messina. A seguito della presentazione dei risultati, le azioni Intesa Sanpaolo guadagnano il 3,35% portandosi a 2,42 euro.