Piero Ferrari, figlio del fondatore Enzo, ha trasferito la nuda proprietà delle azioni detenute nella casa del cavallino, pari a circa il 10% del capitale, ad una fiduciaria. È quanto si apprende da un filing depositato presso la SEC, l’autorità statunitense di vigilanza dei mercati finanziari.
I beneficiari del family trust costituito ai sensi della legge delle isole Jersey sono la figlia Antonella ed i nipoti, Enzo Mattioli Ferrari e Piero Galassi Ferrari. Il primo è stato designato trustee (gestirà i beni conferiti nel trust nell'interesse dei beneficiari e secondo quanto disposto nell'atto istitutivo) mentre Franco Ravanetti, uomo di fiducia di Piero Ferrari, sarà il guardiano del trust (colui a cui spetta il potere di controllo sull'attività amministrativa del trustee).
Poco prima del giro di boa, il Ftse Mib sale dello 0,88% a 23.926,95 punti mentre il titolo RACE guadagna lo 0,45% a 202,3 euro (nel 2022 le azioni Ferrari hanno perso l’11%, non lontano dal -12,5% del paniere delle blue chip).
Ferrari: l’erede del Drake prepara la successione
Il 77enne, figlio del mitico Drake e secondo azionista dell’iconico brand, con questa mossa prepara la successione per garantire “il benessere economico dei discendenti tramite una strategia unitaria a lungo termine per la gestione”.
Sulla base di una capitalizzazione complessiva di 39,3 miliardi di euro, la quota conferita al trust vale circa 4 miliardi di euro. Piero detiene il 10,23% del capitale e può esercitare, grazie ad azioni speciali, il 15,4% dei voti.
A seguito di questa operazione, che non influisce sul patto di consultazione con il primo azionista Exor (24,21% delle azioni, 36,2% dei voti), Piero Ferrari manterrà l’usufrutto dei titoli ed incasserà l’80% dei dividendi (il restante 20% andrà al trust).
Come funziona il patto su Ferrari
Realizzato in corrispondenza della quotazione della società, il patto parasociale tra Exor e Piero Ferrari è valido fino al 3 gennaio 2026. Lo scorso 16 dicembre Exor, Piero Ferrari e il trust hanno stipulato un accordo di adesione e modifica dell'accordo originale.
Con la creazione del trust verrà a decadere il diritto di prima offerta, che obbliga Exor ad offrire le azioni a Piero nel caso di vendita, e quelli di consultazione nel caso in cui Piero non dovesse più detenere l’usufrutto delle azioni.