Le
azioni Pfizer salgono di oltre 2 punti percentuali nelle contrattazioni pre-market di Wall Street, dopo che la casa farmaceutica americana ha presentato una
trimestrale migliore delle attese e ha alzato la guidance per il 2025. I forti risultati del trimestre al 30 giugno sono derivati dall'aumento dei ricavi dai prodotti Covid e da altri farmaci. Sulla base di questo, le prospettive dell'azienda appaiono più rosee, anche per via del taglio dei costi.
"Pfizer ha registrato un altro trimestre forte e siamo soddisfatti dei nostri progressi riguardo la pipeline di R&D, le performance commerciali e l'espansione dei margini", ha affermato il Presidente e Amministratore delegato dell'azienda, Albert Bourla. "Continueremo a rafforzare la nostra azienda per il futuro e siamo fiduciosi nella capacità di creare ulteriore valore per i pazienti e gli azionisti".
Pfizer: la trimestrale nel dettaglio
Il secondo trimestre 2025 della casa farmaceutica americana ha riportato un fatturato di 14,65 miliardi di dollari, che segna una crescita del 10,32% rispetto ai 13,28 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2024. Il risultato ha battuto largamente le aspettative del consensus, ferme a 13,56 miliardi di dollari. Gran parte delle entrate è derivato dalla vendita dei farmaci, pari a 11,95 miliardi di dollari (+9,94% a/a), le alliance revenues sono ammontate a 2,27 miliardi di dollari (+9,66% a/a) e i ricavi da royalties si sono attestati a 0,43 miliardi di dollari (+23,48% a/a).
Pfizer ha affermato che i ricavi complessivi riflettono un aumento operativo di 1,3 miliardi di dollari e un impatto favorevole del tasso di cambio di 22 milioni di dollari. L'aumento operativo è stato principalmente guidato da un incremento delle entrate per la famiglia Vyndaqel, Comirnaty, Paxlovid, Padcev, Eliquis e diversi altri prodotti in varie categorie. Ciò nonostante l'impatto sfavorevole di sconti più elevati per i produttori derivanti dalla Legge sulla riduzione dell'inflazione (IRA) e dalla riprogettazione della Parte D del Medicare.
L'utile netto dell'azienda è risultato di 2,91 miliardi di dollari, che si confronta con guadagni di 0,04 miliardi di dollari del trimestre di giugno 2024. L'EPS (Earnings Per Share) è stato di 0,51 dollari, a fronte del centesimo di un anno fa. Rettificando per alcune voci, l'utile per azione si è attestato a 0,78 dollari, ben oltre i 0,58 dollari attesi dagli analisti.
La guidance
Grazie ai brillanti risultati emersi dalla trimestrale, Pfizer ha alzato la guidance per l'intero 2025. Ora la Big Pharma americana prevede un utile rettificato per azione compreso tra 2,90 e 3,10 dollari, più alto rispetto alla fascia di 2,80-3 dollari previsto in precedenza. I ricavi invece sono confermati nella forbice 61-64 miliardi di dollari.
Le prospettive aggiornate includono un addebito una tantum di 1,35 miliardi di dollari per l'accordo di licenza con il produttore di farmaci cinesi 3SBio per sviluppare e vendere il suo trattamento per il cancro al di fuori della Cina. Tale addebito sarà registrato nel terzo trimestre con un impatto sfavorevole previsto di circa 0,20 dollari per azione, ha detto Pfizer. La guidance inoltre assorbe l'impatto dei dazi attualmente imposti dalla Cina, dal Canada e dal Messico, così come i potenziali cambi di prezzo quest'anno in base alla lettera ricevuta il 31 luglio 2025 dal presidente Usa
Donald Trump.
"Abbiamo alzato la nostra guidance per l'EPS diluito rettificato per l'intero anno 2025, dimostrando fiducia nella nostra capacità di eseguire le priorità strategiche e di fornire risultati solidi agli azionisti", ha dichiarato il direttore finanziario di Pfizer, David Denton.