OpenAI e Microsoft sono impegnate in negoziazioni per ridefinire i termini della loro partnership miliardaria, con l'obiettivo di permettere alla società creatrice di ChatGPT di prepararsi a un'eventuale offerta pubblica iniziale (IPO), garantendo al contempo a Microsoft l'accesso continuo ai più recenti modelli di AI. Vediamo i dettagli.
OpenAI-Microsoft: la questione della partecipazione azionaria
Un nodo cruciale delle trattative riguarda la quota di capitale della nuova attività a scopo di lucro di OpenAI che Microsoft otterrà, in cambio dei più di 13 miliardi di dollari già investiti fino a oggi. Secondo il rapporto, Microsoft sarebbe disposta a cedere parte della propria partecipazione in cambio dell'accesso alle nuove tecnologie sviluppate oltre il 2030.
Le due società stanno inoltre rivedendo i termini di un contratto più ampio, inizialmente redatto nel 2019, quando Microsoft investì per la prima volta 1 miliardo di dollari in OpenAI. Tale revisione appare necessaria alla luce delle recenti evoluzioni nel settore dell'AI e degli sviluppi interni alle due aziende.
Il contesto recente, verso un futuro incerto ma ambizioso
La settimana scorsa, The Information ha riferito che OpenAI ha comunicato agli investitori l'intenzione di condividere una porzione più ridotta di ricavi con il suo principale finanziatore, nell'ambito di un processo di ristrutturazione.
Nel gennaio scorso, Microsoft ha modificato alcuni termini dell'accordo con OpenAI dopo aver avviato una joint venture con Oracle e il gruppo giapponese SoftBank, per la costruzione di nuovi data center per l'intelligenza artificiale negli Stati Uniti, con un investimento stimato fino a 500 miliardi di dollari.
Le trattative in corso tra OpenAI e Microsoft dimostrano l'importanza strategica che entrambe le aziende attribuiscono all'evoluzione dell'AI. Da un lato, OpenAI cerca di garantirsi l'autonomia necessaria per un futuro debutto in Borsa, dall'altro, Microsoft intende preservare il proprio accesso ai progressi tecnologici di uno dei principali protagonisti del settore.