La famiglia Moratti e la società olandese di materie prime Vitol hanno raggiunto un accordo per la compravendita del 35% delle azioni di Saras. Sulla base dell'intesa, Massimo Moratti S.a.p.A. di Massimo Moratti, Angel Capital Management S.p.A. e Stella Holding S.p.A. - che insieme rappresentano la famiglia Moratti e il 35% del capitale di Saras - si sono impegnati a cedere la quota a Vitol B.V., interamente controllata dal Gruppo Vitol, a un prezzo di 1,75 euro per azione. A determinate condizioni, Angel Capital venderebbe un altro 5% del capitale azionario che potrebbe ricevere dal contratto derivato esistente di funded collar.
Una volta completata l'operazione - che dovrà comunque ricevere le autorizzazioni regolamentari in materia di sovvenzioni estere e di Antitrust - Vitol sarà obbligata a eseguire un'
OPA sul capitale residuo di Saras sempre al prezzo di 1,75 euro per azione, con l'obiettivo di determinare il delisting dalla
Borsa di Milano.
Nella transazione, la famiglia Moratti è assistita da BofA Securities e Four Partners Advisory in qualità di advisor finanziari e da Linklaters Milano come advisor legale. Vitol, invece, è assistita da J.P. Morgan in qualità di advisor finanziario esclusivo e da Chiomenti e Weil, Gotshal & Manges nella veste di advisor legali.
Saras: OPA sotto il prezzo di mercato
Se sarà resa operativa, l'OPA raggiungerà il record di essere eseguita al di sotto dell'ultimo prezzo di chiusura delle azioni di una società quotata. Infatti, Saras ha terminato le contrattazioni di venerdì scorso a Piazza Affari a 1,795 euro, dopo un rally del 17% in cinque sedute proprio sulle voci della cessione. Il prezzo di 1,75 euro per azione potrebbe essere decurtato dal valore dei dividendi, se dovessero essere deliberati e distribuiti prima della data di completamento dell'operazione. La società comunque comunica che il prezzo presenta un premio del:
- 10% rispetto al prezzo della data di riferimento, che considera il prezzo di chiusura di mercato del 6 febbraio 2024 (ovvero alla data precedente la notizia pubblicata da Bloomberg riguardante una potenziale vendita da parte della Famiglia Moratti);
- 7% rispetto al prezzo medio giornaliero ponderato per i volumi del mese precedente alla data di riferimento;
- 12% rispetto al prezzo medio giornaliero ponderato per i volumi dei 3 mesi precedenti alla data di riferimento;
- 21% rispetto al prezzo medio giornaliero ponderato per i volumi dei 6 mesi precedenti alla data di riferimento;
- 30% rispetto al prezzo medio giornaliero ponderato per i volumi dei 12 mesi precedenti alla data di riferimento.
Oggi a Piazza Affari le
azioni Saras crollano del 6% a un valore di 1,69 euro all'apertura delle contrattazioni.
Ecco cosa significa l'OPA
La vendita di Saras ha un significato molto importante per le parti in gioco. L'azienda è leader nel settore energetico in Italia, con la raffineria di Sarroch in Sardegna che è la più grande nel Mediterraneo grazie a una capacità produttiva di 300 mila barili al giorno di petrolio. Inoltre, il suo impianto di generazione di energia elettrica soddisfa più del 40% del fabbisogno energetico dell'isola. Saras è altresì attiva nel campo delle energie rinnovabili con impianti eolici di 171MW e progetti nel campo eolico e solare rispettivamente per 593MW e 79MW.
Quindi, perché vendere? Il Presidente e Amministratore delegato Massimo Moratti ha affermato che "dopo 62 anni la miglior garanzia per il futuro successo della raffineria di Sarroch fosse l’aggregazione con un primario operatore industriale del settore energetico globale, quale è Vitol, dotato di risorse relazionali, finanziarie e manageriali necessarie per competere nell’attuale contesto di mercato internazionale".
Il petroliere milanese ha sottolineato che l'operazione "sarà positiva per tutti gli azionisti, le maestranze, i clienti e tutti gli altri stakeholders", mettendo in evidenza il fatto che "oggi Saras sia una società solida e profittevole, leader nell'intero bacino del Mediterraneo". Tuttavia, fa discutere il prezzo di vendita a 1,75 euro per azione - che fornisce una capitalizzazione alla società di 1,7 miliardi di euro - perché non tiene conto dei prezzi di mercato più ravvicinati e suona più come un modo di volersi liberare di un asset che recentemente ha fruttato alla famiglia Moratti un maxi-dividendo di 20 milioni di euro. Il disimpegno dell'ex-patron dell'Inter si unisce a quello della famiglia Berlusconi che si è sganciato dal Milan cedendola in mano americane e dalla famiglia Agnelli che ha assegnato ai francesi il destino di Fiat Chrysler. Ciò potrebbe segnare l'ineluttabile declino del capitalismo italiano in un rinnovato contesto di mercato, dove a farla da padrone sono i grandi investitori internazionali.
Per Vitol, l'OPA consentirà di disporre di oltre 800 mila barili giornalieri di petrolio raffinato, 4GW di produzione di energia termica e oltre 1,4GW di generazione di energia rinnovabile. "La nostra ambizione è quella di investire in una forte società italiana nel settore dell’energia, gestita da un management locale autonomo e supportata dall'esperienza e dall’accesso al mercato di Vitol. Apprezziamo l'importanza di Saras in Sardegna, e nel Paese più in generale, e ci impegniamo a portare avanti l'eredità della famiglia Moratti di gestione diligente, operazioni sicure e supporto alla comunità locale e ai dipendenti. Le attività di Saras sono ben complementari al core business di Vitol e questa operazione rafforzerà la sicurezza energetica europea e migliorerà l'approvvigionamento di un impianto chiave nel settore energetico europeo", ha dichiarato Russell Hardy, Amministratore delegato di Vitol.