Novo Nordisk acquisterà la biotech tedesca Cardior Pharmaceuticals per una cifra che potrebbe raggiungere gli 1,025 miliardi di euro. Lo hanno comunicato le società nella giornata di oggi. Il pagamento verrà effettuato in via anticipata, con versamenti aggiuntivi in caso di raggiungimento di alcuni target commerciali e di sviluppo. Il colosso danese attingerà alle proprie riserve per finanziare l'operazione.
La chiusura sarà soggetta all'approvazione delle autorità regolamentari, oltre che a quelle delle rispettive assemblee degli azionisti. L'implementazione dovrebbe avvenire nel secondo trimestre del 2024. Novo Nordisk ha fatto sapere che la transazione non avrà alcun impatto sulle prospettive di utile operativo 2024 in precedenza comunicate, né sul programma di riacquisto delle azioni proprie in corso.
Novo Nordisk: perché è importante l'acquisizione di Cardior
Grazie all'acquisizione di Cardior, la principale società europea per capitalizzazione compie un importante passo avanti nella sua strategia di espandere la sua presenza nel campo delle malattie cardiovascolari. Al riguardo, Novo Nordisk intende costruire un portafoglio di terapie mirate per fronteggiare la causa più comune di morte a livello globale.
Cardior potrebbe essere la soluzione adatta, in quanto l'azienda è leader nella ricerca e nello sviluppo di terapie che prendono di mira l'RNA per fronteggiare la causa alla radice delle disfunzioni cardiache. Le malattie del cuore in questo modo potrebbero essere prevenute, riparate e invertite. Al riguardo, Cardior sta sviluppando il trattamento clinico per l'insufficienza cardiaca CDR132L, arrivato alla fase 2 della sperimentazione. Il farmaco è progettato per arrestare e invertire parzialmente la patologia cellulare bloccando selettivamente i livelli anomali della molecola di microRNA miR-132, portando potenzialmente a un miglioramento duraturo della funzione cardiaca.
Lo studio di fase 1 ha accertato miglioramenti nelle persone con insufficienza cardiaca e ha segnalato il farmaco come sicuro e ben tollerato. Nella fase 2, l'indagine ha coperto 280 persone con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta (HFrEF) che hanno precedentemente subito un infarto. Ora Novo Nordisk vorrebbe attivare un secondo studio in fase 2 che prenderà una popolazione con insufficienza cardiaca cronica e ipertrofia cardiaca.
"Accogliendo Cardior come parte di Novo Nordisk, rafforzeremo la nostra pipeline di progetti nel campo delle malattie cardiovascolari, dove abbiamo già programmi in corso in tutte le fasi dello sviluppo clinico", ha dichiarato Martin Holst Lange, vicepresidente esecutivo per lo sviluppo di Novo Nordisk. "Siamo rimasti impressionati dal lavoro scientifico svolto dal team di Cardior, in particolare su CDR132L, che ha una modalità d'azione distintiva e il potenziale per diventare una terapia di prima classe progettata per arrestare o invertire parzialmente il decorso della malattia per le persone che vivono con insufficienza cardiaca".
Anche da parte di Cardior viene espressa soddisfazione per l'accordo. "Questa acquisizione è un riflesso del potenziale trasformativo di CDR132L come terapia modificante la malattia per l'insufficienza cardiaca", ha affermato Claudia Ulbrich, MD, CEO e co-fondatrice di Cardior, che considera Novo Nordisk come "il partner ideale grazie alla sua profonda esperienza clinica e commerciale combinata con le sue risorse per accelerare il nostro programma di sviluppo in fase avanzata, anche attraverso studi registrativi più ampi".
Novo Nordisk ha avuto negli ultimi anni un'incredibile trasformazione grazie ai suoi farmaci di successo per il diabete e l'obesità, Ozempic e Wegovy, che hanno permesso all'azienda di diventare la società più capitalizzata in Europa. In tempi recenti, il gruppo danese ha intensificato l'attenzione verso le malattie cardiovascolari e quello con Cardior è il settimo accordo in tale ambito siglato da Novo Nordisk.