Le azioni tecnologiche sono in grande forma a Wall Street, sospinte dallo
straordinario input dato dall'intelligenza artificiale. Lo si è visto questa settimana in occasione della pubblicazione della trimestrale di Nvidia (
Nvidia balza al rialzo dopo la trimestrale, cosa fare a Wall Street?), in cui il colosso dei chip ha stralciato le stime sulla guidance proprio grazie all'influsso positivo dell'AI.
In un giorno le azioni Nvidia sono salite di poco oltre il 24%,
aumentando la capitalizzazione della società di 184 miliardi di dollari. Poche volte nella storia di Wall Street si era visto un plus di market cap di questa portata (
Azioni Nvidia: Cathie Wood perde uno dei più grandi balzi di sempre). Il colosso di Santa Clara ha fatto da traino per gli altri tech alla Borsa americana, ponendo le basi per grassi profitti per tutte quelle aziende in grado di sfruttare le potenzialità dell'AI (Artificial Intelligence) nei propri processi aziendali.
Nel rally delle azioni tecnologiche non vi è solamente l'intelligenza artificiale a far da catalizzatore, ma anche la probabilità elevata che la
Federal Reserve abbia terminato il suo ciclo di rialzo dei tassi e si accinga a invertire la sua politica monetaria. A ciò a si aggiunge anche il fatto che, con una recessione in arrivo,
la tecnologia può fare da scudo, come ha fatto in altre occasioni in cui l'economia e i mercati sono stati investiti da grandi turbolenze.
Azioni tech: Citi alza il rating
Alla luce di questi elementi, gli strategist di Citigroup hanno alzato il rating sulle azioni tecnologiche, citando proprio la spinta proveniente dall'intelligenza artificiale, che si associa alla prevista fine delle strette sul costo del denaro da parte della Fed e alla crescita economica americana resiliente rispetto a Cina ed Europa. "Le azioni statunitensi sono alimentate dalla scommessa sull'AI a causa dell'elevata esposizione alle mega-cap tecnologiche. Questo tema le aiuterà a sovraperformare gli altri mercati azionari una volta che la Fed avrà completato il suo ciclo di restringimento", hanno affermato in una nota gli esperti di Citi.
A loro giudizio, l'intelligenza artificiale ha ancora spazio per svilupparsi e incorporarsi nel prezzo delle azioni. "Mentre i movimenti di prezzo per i titoli legati all'AI sono stati chiaramente estremi, specialmente in un momento in cui i casi d'uso monetizzati non si sono ancora materializzati e con barriere all'ingresso non eccessivamente elevate, riteniamo che sia troppo presto per allentare la presa prima che l'AI si sia sviluppata abbastanza da essere in grado di deludere le aspettative", hanno scritto gli esperti.
Le previsioni di Citi sulle altre azioni
Sul resto delle azioni americane, Citi mostra una certa neutralità, il che comporta un cambiamento rispetto alle previsioni di inizio dicembre 2022 (quando la big bank temeva una recessione imminente e quindi si aspettava un calo dell'equity). Ora però gli economisti dell'istituto finanziario vedono il rischio concretizzarsi più che altro nel quarto trimestre, se non oltre. "Dobbiamo ammettere che la tanto attesa recessione non è ancora eccessivamente vicina e la stretta creditizia prevista – ricaduta delle turbolenze bancarie di marzo – non si è finora materializzata in una forma significativa", hanno scritto gli analisti dell'istituto di credito newyorchese.
Per quanto riguarda le azioni europee e cinesi, Citi ha tagliato il rating rispettivamente a sottopesare ed a neutrale, in quanto "la crescita cinese più debole danneggerà il ciclo economico europeo", sostengono gli strategist. La caratteristica difensiva e le valutazioni convenienti delle azioni britanniche, hanno invece spinto gli economisti della banca a mantenere il sovrappeso.